Secondo un recente rapporto, è emerso che Sony starebbe censurando le rappresentazioni violente all’interno dei videogiochi. I livelli di violenza all’interno dei videogiochi sono da sempre oggetto di accesi dibattiti e discussioni, dove sono in molti a chiedere a gran voce di ridurre i contenuti violenti al fine di rendere i prodotti accessibili ad un pubblico molto più ampio.
Nonostante queste richieste, sono molti gli sviluppatori che hanno inserito o stanno inserendo contenuti maturi all’interno dei loro videogiochi.
Secondo un report pubblicato su GameSpark Japan (tramite ResetEra), Sony starebbe chiedendo agli sviluppatori di rimuovere le raffigurazioni violente nei videogiochi. Questa notizia è arrivata dal presidente e CEO dello studio di sviluppo giapponese Cyberconnect2 (noto per la serie di videogame .Hack che vide il suo debutto su PS2 e per la recente e fortunata serie di Naruto Ninja Storm) Hiroshi Matsuyama, che parla di come Sony abbia costretto gli sviluppatori a portare delle modifiche alla serie Naruto Ultimate.
Infatti, uno dei personaggi del gioco, Minato Namikaze, doveva essere privo di un braccio secondo la storia originale. Tuttavia nel gioco finale, per rispettare le politiche imposte da Sony, il braccio era presente. Sempre Hiroshi Matsuyama afferma che le motivazione che Sony ha dato in merito a questa modifica è che, secondo le politiche Sony Interactive Entertainment, la perdita di arti per personaggi dall’aspetto umano non è consentito.
Nella storia di Naruto, per chi la conoscesse, Minato non è un essere umano, o almeno non più, in quanto nel momento in cui si verifica la perdita del suo braccio è solamente un non-morto senziente, riportato in vita da una potente tecnica ninja. Tuttavia, anche alla luce di ciò, la censura è stata applicata.
Stranamente però, Sony Interactive Entertainment non ha vietato questa rappresentazione di violenza in altri titoli. Matsuya, infatti, ci fa notare come nel videogame Dragon Ball Z Kakarot il braccio di Nappa viene smembrato senza subire alcun tipo di censura. A quanto pare la censura non è stata applicata perché a detta di Sony c’è una differenza tra i due giochi. Non ci viene spiegato di quale differenza si parla, ma si ipotizza che probabilmente la serie di Naruto offra uno stile molto più realistico rispetto a Dragon Ball.
Questa presa di posizione di Sony è piuttosto sorprendente, considerando che alcuni dei suoi titoli hanno stabilito dei nuovi punti di riferimento per i contenuti maturi all’interno dei videogiochi. Ad esempio, The Last of Us 2 conta diversi momenti brutali e cruenti. Sarà interessante vedere in futuro quale sarà la giustificazione di Sony su questa nuova ed inaspettata presa di posizione.
E voi cosa ne pensate di questa presa di posizione di Sony? Ricordate le parole di Neil Druckmann di Naughty Dog sull’elevata violenza che avremmo visto in The Last of Us 2? Fatecelo sapere nei commenti.
Fonte: DualSHOCKERS