Come ricorderete, si sono aperte le udienze davanti a FTC circa l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. Come parte del dibattimento, la Federal Trade Commission ha deciso di ascoltare diverse personalità e, in particolare, analizzare il caso analogo più vicino e cioè quello Bethesda. Tra i tanti dettagli emersi (come quelli riguardanti l’esclusività del gioco su Indiana Jones) ve ne sono alcuni anche relativi a Starfield.
Il GDR spaziale di Bethesda è, probabilmente, il fiore all’occhiello del catalogo di esclusive Xbox. Secondo Pete Hines, che ha reso la sua deposizione nelle scorse ore, il progetto è sempre stato quello di tenere Starfield su una sola piattaforma. “Se lo avessimo realizzato anche per PS5 non uscirebbe tra nove settimane” pare abbia detto in commissione. Concentrarsi su una sola piattaforma, afferma ancora Hines, permette e ha permesso a Bethesda di effettuare maggiori controlli sulla qualità ma soprattutto definire meglio il flusso di lavoro, ora più snello e fluido.
Ma Hines non è stato chiamato a parlare solo di Starfield, ovviamente. A lui sono state rivolte alcune domande circa l’affare Activision. A tal proposito il dirigente Bethesda dichiara di non avere mai avuto informazioni sulle intenzioni dettagliate di Microsoft. Stesso dicasi riguardo la – presunta – volontà di rendere Call of Duty parte del catalogo di esclusive Xbox: “mai avuto indizi al riguardo” dice Hines.
Starfield è atteso il 6 settembre su PC, Xbox Series X, Series S e Game Pass. L’esclusività per sistemi Microsoft di Starfield – così come quella di Redfall – sono però indizi che non depongono a favore della società di Redmond, emerge dalle carte processuali.
Fonte: IGN