Valve e Steam sono tornati ancora una volta nell’occhio del ciclone. Questa volta il motivo dello scandalo è aver approvato l’inserimento nel listino di giochi di Rape Day.
Si tratterebbe di una visual novel con oltre 500 immagini e dialoghi dai contenuti particolarmente violenti e disturbanti (eviteremo di scendere nei dettagli).
Dal punto di vista meramente tecnico Steam non fa alcun controllo sugli argomenti trattati nei titoli, sì limita a controllare che il software non sia dannoso (ad esempio contenendo dei virus o delle funzioni che possono andare a manipolare le funzioni hardware del PC) e che sia correttamente etichettato nel caso contenga scene di violenza.
Forse in questo caso in questo caso si poteva prendere qualche precauzione in più.
Fonte: Eurogamer