Grazie a un’intervista pubblicata sul PlayStation Blog, veniamo a sapere che Stellar Blade, il gioco che sta stregando gli utenti PS5, è ispirato non poco a prodotti nipponici del passato, in particolare il manga Gunnm (Alita L’Angelo della Battaglia), scritto da Yukito Kishiro e poi riadattato in chiave cinematografica da James Cameron e Laeta Kalogridis con il nome di Alita: Angelo della Battaglia. Film diretto da Robert Rodriguez. La stessa Eve viene definita da alcuni abitanti di Xion come un ‘angelo‘, e il riferimento appare abbastanza evidente.
Stellar Blade: alcuni dettagli sul gioco
Nel videogioco di SHIFT UP, ci troveremo di fronte a un mondo post-apocalittico che però proverà a distinguersi proprio attingendo agli elementi fantascientifici visti a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, alcuni dei quali visti proprio in Gunnm. Nel corso dell’avventura, il giocatore verrà a scoprire sempre più elementi riguardanti la lore del gioco e sulla storia della Terra, orma desolata e arida.
La causa principale risiede nell’attacco delle Naytiba, delle forme di vita aliene che hanno decimato la razza umana, costringendola a fuggire nello spazio. Gli umani, stanchi di vivere nello spazio, decidono di tornare sulla Terra e affrontare apertamente gli alieni. Eve scoprirà poi, nel corso dell’avventura, cosa sono davvero questi Naytiba e cosa vogliono dal pianeta, con il giocatore che avrà poi il potere di prendere scelte parecchio difficili.
La stessa Eve, inoltre, è stata idealizzata con la volontà di creare un contrasto netto con il mondo di gioco. La Terra è ormai un pianeta arido e quasi invivibile, e questo elemento si scontra con l’aspetto di Eve che tanto ha fatto chiacchierare sin dalla presentazione. A quanto pare, però, SHIFT UP non vuole limitarsi a creare un personaggio fan service ed esplorerà molto la componente umana.
Il Director del gioco, Kim Hyung Tae, ha creato uno scenario dove l’essere umano viene rimpiazzato di qualcosa di non umano. Per fare ciò, il Director coreano si è ispirato a uno sciopero di taxisti avvenuto perché questi ultimi temevano che le auto a guida autonoma potessero sostituirli. Tutto qui è stato ingigantito, immaginando uno scenario dove l’intera razza umana venisse soppiantata da qualcosa di non umano. Non si tratta di un elemento centrale dell’esperienza, ma esso è comunque presente.
Parlando di elementi non umani, i Naytiba hanno avuto un piccolo focus nell’intervista. Queste forme di vita possono avere forme diverse, assumendo anche tratti biomeccanici. Essi sono capaci di assumere diverse forme e apparentemente infiltrarsi tra gli umani. Gli stessi umani, inoltre, sono ormai dei cyborg. Presentano alcuni tratti biologici, ma molti sono quasi interamente delle macchine. Anche questo è uno degli elementi che andrà in netto contrasto con l’aspetto di Eve.
Fonte: PlayStation Blog