Styx: Shards of Darkness – Recensione

Indietro
Successivo

Stealth fino al midollo


Styx è uno stealth game duro e puro, non c’è spazio per l’azione diretta; il titolo si focalizza pienamente sull’abilità del giocatore nell’essere etereo come un fantasma. Grazie all’ottimo level design, che ci propone ambienti ben stratificati e vari, sarà possibile scegliere l’approccio a noi più consono per raggiungere l’obiettivo. Infatti non ci verranno dati specifici suggerimenti su come completare la missione, ma starà a noi decidere se approfittare dei bui cunicoli sotterranei per passare di soppiatto sotto le guardie, oppure provare dall’alto arrampicandoci fra i tetti di una città, o ancora passando dall’interno degli edifici nascondendoci di stanza in stanza sotto i tavoli o negli angoli bui, approfittandone anche per rubare qualche prezioso oggetto.

L’IA, nel complesso, fa dunque un buon lavoro, ma come nella maggior parte degli stealth game non è perfetta.

In queste situazioni, il buio è il miglior amico di Styx, poiché è più difficile essere individuati dalle guardie se ci manteniamo in una zona poco illuminata. Sapremo di essere ben nascosti nell’oscurità grazie al fodero del pugnale di Styx, che appare più luminoso nelle zone più buie. Il sistema di controllo con cui ci si muove di soppiatto risulta piuttosto intuitivo, anche se va un po’ migliorato il sistema di salto, specialmente durante le fasi di arrampicata in stile Assassin’s Creed, quando ci è capitato più volte di mancare inspiegabilmente la sporgenza trovando così una morte rovinosa.

Indietro
Successivo
RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7.5
styx-shards-of-darkness-recensione<strong>PRO</strong><br> Ottime meccaniche stealth <br> Grande libertà d'azione nel completamento degli obiettivi <br> Level design molto curato <br> <strong>CONTRO</strong><br> Sistema di controllo non sempre perfetto <br> La trama si perde un po' verso la fine<br> IA da migliorare<br>