
Cosa succede quando un gruppo di ragazzini naufraga su un’isola… che in realtà è il dorso di una tartaruga vivente?
Survival Kids, nuovo titolo firmato Konami per Nintendo Switch 2, prende questa domanda surreale e la trasforma in una colorata avventura cooperativa! Dopo ore trascorse tra corde, cocchi, zattere e risate, siamo pronti a raccontarvi com’è sopravvivere… senza mai essere davvero in pericolo.
Un ritorno alle origini o un semplice adattamento?
La domanda sorge spontanea: È davvero un ritorno alle origini con questo remake? O più un adattamento voluto? Vediamo insieme.
Console alla mano, Survival Kids chiarisce il tipo di gioco: sei un naufrago, non muori di fame e niente serpenti velenosi o notti gelide. L’ambientazione è esotica e molto colorata. Un format gradevole che ricorda più Animal Crossing che qualcosa come The Forest. Abbiamo diverse isole da esplorare: una giungla su una tartaruga marina, un deserto sopra una manta fossile, o una palude appollaiata su un rospo gigante. Per niente male come idea.


Meccaniche semplici e adatte a tutti
Ogni livello ha un proprio e semplice obiettivo. Il personaggio deve adattarsi e “sopravvivere” per trovare materiali, costruire una zattera e, come giusto che sia, scappare via. Eppure, tra combinazioni di pozioni da miscelare, pietre da combinare e piccole missioni ambientali possiamo ammettere che la sensazione di progressione è piacevole, soprattutto se giocato in compagnia.
Abbastanza ripetitivo che probabilmente alla lunga può far storcere il naso.
In poche parole, il fulcro del gameplay è un mix tra raccolta di risorse, enigmi semplici e meccanica di gioco che non richiede chissà quali skill da parte di noi giocatori. Non si parla di sistemi complessi alla Minecraft, qui il crafting è semplice e immediato. Prendi una liana e un bastone? Hai una fionda. Trovi due noci di cocco? Ci fai un frullato che ti dà più energia. Tutto funziona in maniera molto semplice e lineare, soprattutto adatto ai bambini di tutte le età.
Il gioco brilla in cooperativa
Il gioco risplende davvero quando entra in scena la cooperativa. Si può giocare in locale fino a due giocatori, oppure online fino a quattro grazie alla funzione GameShare! Survival Kids diventa un’esperienza condivisa, dove ogni personaggio ha un proprio ruolo: chi esplora, chi costruisce, chi cucina e chi… cade nei burroni facendo ridere tutti. Insomma, in famiglia e con gli amici le avventure e le risate non potranno mancare!
Kid-friendly fino in fondo
Survival Kids non vuol nascondere di voler essere “kid-friendly” ovvero pensato su misura per i gamer più piccoli.
Effettivamente nessuno muore, armi vere non ce ne stanno, e anche i nemici – insettoni, fumi tossici, onde giganti – non sono vere minacce ma più ostacoli che il gioco vuole offrire. L’interfaccia è minimale ed è quasi tutto guidato grazie alle frecce. Non c’è stress per ogni errore commesso e può essere rimediato con pochi passi. Nulla di più facile!


Nessuna vera sfida per i veterani
Per chi cerca una vera sfida, tensione da survival come The Forest o una profondità nei sistemi di gioco, beh… resterà un po’ a bocca asciutta. Dopo le prime isole, la formula inizia a ripetersi e anche se il level design prova a variare, con isole innevate o notturne, la sostanza non cambia molto. Se ben si capisce a che tipo di pubblico è adatto le domande non sorgono più di tanto. Nel 1999, per chi ha giocato l’originale, l’esplorazione dell’isola era un po’ più complesso. Il senso di isolamento, la tensione continua e le necessità primarie come gestire la fame, sete, sonno, malattie e interazioni complesse con altri sopravvissuti, sono spariti del tutto. Qui si gioca per divertirsi e rilassarsi! È un male? Non necessariamente, sicuramente hanno voluto puntare a un pubblico ben diverso. Si sperava a un remake che mantenesse tutte le funzionalità originali ma a quanto pare il ritorno alle origini non è quello che speravamo. Ne resterete delusi.
Stile visivo e colonna sonora
Graficamente, il gioco adotta uno stile cartoonesco dai colori pastello, pulito e ben leggibile anche sul piccolo schermo del Switch 2. Non ci sono grandi effetti grafici o animazioni complesse, ma tutto è funzionale e ben disegnato. La colonna sonora è molto godibile. Le musiche leggere, tropicali e talvolta malinconiche accompagnano l’esplorazione in modo discreto ma evocativo. Cuffie alle orecchie diventa proprio immersivo.
Conclusioni
Infine. Survival Kids non è un survival come tutti si aspettano. È più una storia interattiva che vuole raccontare temi come: l’amicizia, la collaborazione e l’esplorazione in tutta spensieratezza. Si lascia giocare con molto piacere, si ride spesso e si condivide volentieri con tutte le fasce d’età. Certo, manca sempre quel pizzico in più per chi cerca la vera sfida! Ma come titolo di lancio per Nintendo Switch 2 non è davvero niente male!












