Tencent, il colosso cinese della tecnologia e dei videogiochi non detiene più il titolo di azienda più importante della Cina. Come riportato da Bloomberg il colosso sarebbe ormai sulla buona strada per chiudere l’anno fiscale con il risultato più basso degli ultimi cinque anni. Questo pessimo risultato sarebbe da attribuire ad un cambiamento di visione degli investitori cinesi, ora molto preoccupati per le future prospettive macroeconomiche del Paese.
Dal 2021 Tencent avrebbe registrato ingenti perdite che, secondo quanto riportato, si aggirerebbero intorno ai 650 miliardi di dollari. Per questo motivo la capitalizzazione complessiva di mercato alla fine dello scorso mese è stata superata da diverse altre aziende. Prima tra tutte, ad aver superato Tencent è Kweichow Moutai, azienda produttrice di liquore di riso che al momento vanta un distacco di 235 milioni di dollari.
Un primo calo nei ricavi si è verificato già al termine dello scorso trimestre, nel mese di giugno. Da qui si prevede una crescita delle vendite trascurabile e, secondo l’opinione di diversi analisti, ad un calo del 34% dell’utile netto.
Diverse le cause che hanno portato Tencent a ritrovarsi in questa scomoda situazione. Tra di esse troviamo sicuramente una dura repressione tecnologica cinese, rigide politiche COVID che hanno segnato molte aziende e una crescita economica relativamente debole. Questa combinazione di fattori hanno reso difficile per Tencent e molte altre realtà cinesi di raggiungere determinati obbiettivi.
A seguito di questa situazione di crisi Tencent ha dato avvio ad una procedura di ridimensionamento, imponendo una serie di licenziamenti in tutto il Paese nella speranza di sanare un minimo le proprie perdite. Inoltre, la sempre più forte presenza dell’azienda nel mercato occidentale sarebbe un altro tentativo della compagnia di tornare alla potenza di un tempo.
Sapevate invece che Tencent ha recentemente investito oltre 300 milioni di euro in azioni Ubisoft? Secondo divrse voci l’obiettivo sarebbe quello di arrivare ad avere il 10% dell’intera azienda. Non bisogna preoccuparsi però, la stessa Ubisoft ha già confermato che rimarrà indipendente.
Fonte: Bloomberg