Il secondo episodio di The Last of Us è andato in onda e, esattamente come il primo, ci ha posti davanti alla morte di un altro iconico personaggio: Tess. La compagna di Joel ha purtroppo esaurito la sua fortuna anche nella serie TV, ma la sorte che le è toccata è stata di gran lunga peggiore. In un’intervista concessa al Entertainment Weekly, Craig Mazin e Neil Druckmann hanno commentato il “bacio della morte” della Tess di Anna Torv.
Ed è di bacio della morte che si può effettivamente parlare. Nella serie HBO di The Last of Us, come sappiamo, ci sono alcune differenze in merito sia alla genesi del Virus che al metodo di diffusione dello stesso. Le spore sono state sostituite da dei tentacoli, in quanto ritenuti più realistici da parte di Druckmann e Mazin. Questa non è però una sostituzione definitiva, e potremmo rivedere le spore in futuro.
Per poter infettare un essere umano, un infetto deve introdurre i tentacoli nel corpo della vittima per far iniziare il processo di trasformazione. [Una modalità simile a quella del ‘Deep Root Disease’, descritta nella serie Analog Horror Gemini Home Entertainment, nota di Roberto V. Minasi].
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Come spiega Craig Mazin, però, gli infetti di The Last of Us non sono zombie classici, bensì qualcos’altro. “È più di un semplice morso. C’è anche altro che sta avvenendo”, afferma l’autore della serie. E per farci capire ciò, entrambi hanno pensato di mostrarci un approccio di diffusione mai visto nel videogioco, un approccio calmo e forse addirittura più terrificante.
Nel farlo, Craig Mazin e Neil Druckmann hanno usato il personaggio di Tess. A differenza del gioco, nella serie TV non viene uccisa dalla Fedra, bensì da un’orda di infetti. Quest’ultima viene attirata dalla mente alveare del Cordyceps che rileva Joel, Ellie e la stessa Tess nel museo. Tess decide dunque di far saltare in aria il posto per far scappare il Duo, conscia del suo destino.
“Queste cose non devono essere per forza violente, a meno che non le stiate combattendo per evitare di espandere di più l’infezione”, spiega Neil Druckmann. Ed è proprio questo il concetto dietro la morte di Tess. Essa, conscia di essere ormai spacciata, cerca di calmarsi sia per non fare rumore, sia perché ovviamente è in preda al panico. L’infetto non vede in lei una minaccia, e di conseguenza procede con l’accelerare il processo del Cordyceps in tranquillità.
E la stessa scena, merito anche dell’interpretazione di Anna Torv (che non è nuova a chi ha visto perle quali Fringe e Mindhunter), riesce a creare più inquietudine di qualsiasi morso visto finora nel franchise. Per tale motivo crediamo che la sua sorte sia stata di gran lunga peggiore che nel videogioco. Fortunatamente, Tess pone fine a questo supplizio in maniera a dir poco eroica, salvando Joel e Ellie da un’orda di infetti.
Fonte: Entertainment Weekly