The Last of Us part 2 è stato l’ultimo lavoro di Naughty Dog su PS4, rendendolo un gioco apprezzato e stimato da giocatori e critica, eppure nonostante tutto, c’è stata una fetta di pubblico che non ha gradito affatto il gioco. Infatti, sono state diverse le critiche mosse su molti aspetti del gioco e a questo riguardo Naughty Dog stessa ha risposto: “È un peccato che non vi sia piaciuto”, ma lo studios americano non è assolutamente intenzionato a fare marcia indietro sui messaggi lanciati attraverso la storia raccontata.
Neil Druckmann, co-Presidente di Naughty Dog, ha affermato in una recente intervista: “Quando abbiamo iniziato a creare The Last of Us 2, in particolare, sapevamo che stavamo facendo qualcosa che sarebbe stato controverso per una parte della fanbase. Non è questa la ragione per cui lo abbiamo fatto, lo abbiamo fatto nonostante questo. La nostra intenzione non è quella di far arrabbiare o alienare le persone, la nostra intenzione è quella di raccontare una storia significativa per noi, che pensiamo abbia un certo valore, e che valga la pena spendere anni del nostro tempo per realizzarla.”
“Quando abbiamo avuto la fuga di notizie, prima che qualcuno avesse la possibilità di giocarci, è stato allora che abbiamo ricevuto una tonnellata di negatività, e abbiamo iniziato a chiederci: «Questo gioco avrà mai successo?» Non sapevamo nemmeno quanto la fuga di notizie ci avesse danneggiato. Quello è stato davvero il punto più basso per me. E ha aiutato il fatto che alcune persone dello studio, come Ashley Swidowski, (character art director di The Last of Us Part 2), mi abbiano contattato e mi abbiano detto: «Voglio solo che tu sappia che, qualunque cosa accada, sono orgogliosa di questo gioco. È il mio gioco preferito a cui ho lavorato, e non puoi capire quanto questo significhi per me. Più di ogni altra cosa, questa è la cosa che mi rende orgogliosa»“.
“A volte mi chiedono: «Sei nervoso per le interviste o per una presentazione all’E3?» Sono un introverso e c’è un certo livello di nervosismo, ma non sono mai stato più nervoso di quando devo parlare di fronte a tutta Naughty Dog, perché non c’è nessuno che io ed Evan vogliamo rendere più orgoglioso di tutti quelli che lavorano al gioco, perché hanno investito così tanto di loro stessi in The Last of Us Part 2. Sono così entusiasti e sono così appassionati di ciò che stanno facendo. Queste sono le persone che voglio rendere orgogliose più di ogni altra cosa. Se ad una percentuale dello studio non piacesse il gioco, mi deprimerebbe oltremodo. Per quanto riguarda le persone all’esterno, sono del tipo: «È un peccato [che non ti sia piaciuto The Last of Us 2], ma io sostengo il gioco che abbiamo realizzato»”.
E voi cosa ne pensate delle parole di Neil Druckmann, vi trovate d’accordo con lui? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
Fonte: GameInformer