In seguito all’uscita di The Last of Us: Parte 2, Neil Druckmann si è già espresso già sulla possibilità di vedere un terzo capitolo e, tra insider più o meno affidabili e la conferma che Naughty Dog sta sviluppando due giochi, uno dei quali è Intergalactic: The Heretic Prophet, le speranze a riguardo non sono mai state in discussione. Questo, quantomeno, fino a poche ore fa, quando Neil Druckmann ha svelato, in un’intervista concessa a Variety, che non è certo dell’uscita di un terzo capitolo.
L’intervista era principalmente incentrata sulla serie TV HBO in uscita il 13 aprile, ma inevitabilmente, e come previsto anche dallo stesso Druckmann, essa ha virato momentaneamente sul lato videoludico. “Stavo attendendo questa domanda. Immagino che l’unica cosa che possa dire sia di non scommetterci sulla possibilità che ci sarà un altro The Last of Us”, ha affermato Druckmann. “Questo è tutto”. Chiaro che questa sia tutto tranne che una conferma, ma Neil Druckmann già in passato aveva ammesso che una Parte 3 sarebbe stata molto difficile da realizzare.
Il principale problema dietro la realizzazione di The Last of Us: Parte 3 è trovare l’idea giusta che ne giustifichi l’esistenza, affermò cinque anni fa Druckmann. “Sarò un po’ vago, come potrai aspettarti, ma penso che in un eventuale tentativo di fare un Parte 3, potremmo riscontrare le stesse difficoltà avute con Parte 2. Quando decidemmo di fare il primo titolo, non c’era nessun’aspettativa e potevamo fare qualsiasi cosa. Ma ora che abbiamo stabilito certi temi e personaggi, per giustificare lo sviluppo di un Parte 2 ci siamo dovuti impegnare nel creare qualcosa che i fan non trovassero per forza gradevole, bensì emozionante in maniera analoga a quanto fatto col primo. Senza ciò, fare un Parte 3 non ha nessun senso”.
Fonte: Variety