Secondo quanto svelato dal canale YouTube DidYouKnowGaming, dal 2005 al 2008 il team di sviluppo Retro Studios stava pensando a uno spin-off di The Legend of Zelda. Le informazioni ottenute dal canale provengono da una fonte anonima della casa di sviluppo, e da un ex-programmatore sempre dello stesso team, Paul Tozour. Le idee proposte per questo progetto erano davvero tante, anche se questo lavoro viene definito come “un esperimento andato male“.
Alcuni concept art dello spin-off di The Legend of Zelda erano già venuti a galla nel 2020. A riportare la notizia fu il portale Shinesparkers, dove veniva detto che un ex-impiegato di Retro Studios, Sammy Hall, aveva caricato più di 100 immagini riguardanti questo progetto. La storia divenne virale, e poco dopo Sammy cancellò tutto: dalle immagini a persino i suoi account social. DidYouKnowGaming riuscì successivamente a ritrovare Sammy, il quale però si rifiutò di parlare.
Il canale YouTube riuscì comunque a recuperare alcune informazioni sullo spin-off, anche grazie all’aiuto della fonte anonima e di Paul Tozour. In pratica questo progetto ha avuto due nomi nel corso della sua “pre-pre-produzione“: “Project X” e “Sheik“. Questo gioco sarebbe dovuto essere ambientato nella timeline di Ocarina of Time in cui Link viene sconfitto da Ganon, ed era pensato per Wii. La storia avrebbe mostrato le origini della Master Sword, l’iconica spada del gioco.
Lo spin-off, inoltre, avrebbe avuto nuove razze, oltre che ambientazioni, senza dimenticare un gameplay diverso. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che il gioco non sarebbe stato come uno Zelda tradizionale. Paul Tozour, a tal riguardo, ha detto: “Vedo gente, sai, commentare sui concept art nel web e dire ‘Mio Dio, Retro stava lavorando su un gioco Zelda, sarebbe stato così fantastico’. Capisco il sentimento, ma quello che la gente deve capire è che non era veramente un gioco Zelda. In nessun momento è stato uno Zelda. È stato un esperimento andato male ambientato in quell’universo“.
Il gameplay era qualcosa di più semplificato di Acchiappa la Talpa. Tozour ha infatti detto: “C’erano 4 o 5 lupi, forse 6, che rimanevano lì in attesa di attaccarti, dopo ti saltavano addosso uno per uno e tu dovevi colpirli. Quello era tutto, vedere quando il gioco capiva che avevi mosso il Wii Remote. Se lo facevi, il lupo moriva, altrimenti ricevevi danni“.
Per quanto riguarda il mondo di gioco, invece, l’utente si sarebbe mosso nella mappa globale per poi, appena incontrato un nemico o un punto d’interesse, venir catapultato nell’azione. L’esempio proposto da DidYouKnowGaming è l’originale Final Fantasy 7. A parlare di questo aspetto è stato Rhys Lewis, un altro dipendente di Retro Studios a capo dello sviluppo dell’esplorazione. Secondo quanto detto da Tozour, in più, questo aspetto era addirittura più caotico del combattimento.
In generale, ciò che emerge da questo report è che i concept erano molto più ambiziosi del progetto in sé. Tozour ha poi parlato di come sia andato dai suoi capi a dire “Hey, perché stiamo facendo questo? Non c’è gameplay qui. Potremmo fare qualcosa come Shadow of the Colossus. So che tutti noi amiamo quel gioco. Perché non abbiamo qualcosa dove combatti grossi mostri?“. La direzione ammise che sarebbe stata una bella idea, ma non cambiarono i loro piani.
Pensate che all’interno di Retro Studios c’erano davvero tanti fan di Shadow of the Colossus. Due di loro, come detto dal canale DidYouKnowGaming, Andy O’Neil e Marco Thrush, lasciarono Retro per fondare Bluepoint Games. Per chi non lo sapesse, Bluepoint ha sviluppato il remake di Shadow of the Colossus per PlayStation 4.
Il problema principale di questo spin-off fu rappresentato dalla direzione. Il team, infatti, più e più volte fece sentire la propria voce ogni volta che il progetto si dirigeva in una direzione sbagliata. Tutti i consigli, però, vennero ignorati.
Come detto a inizio articolo, i lavori iniziarono nel 2005. A metà 2007, Nintendo diede il via libera e così Tozour e altri entrarono a far parte del team di sviluppo. Tutto questo per creare un prototipo da presentare a Nintendo, cosa realizzata in 9 mesi. Quando il team mostrò il proprio lavoro a Nintendo, questi ultimi hanno chiesto: “È davvero questo quello che ci state proponendo?“. Questo è quanto riferisce Tozour. L’uomo specifica di non essere sicuro che le cose siano andate esattamente così con Nintendo. Tozur precisa di parlare per esperienza indiretta, non era presente al momento delle dichiarazioni.
La storia su questo spin-off cancellato di The Legend of Zelda è davvero interessante. Se volete approfondire ulteriormente il discorso, sotto vi lascio il video della fonte, dove potrete vedere i concept art del progetto. A proposito di altri retroscena, sapevate che per Shigeru Miyamoto lo stile artistico di The Wind Waker era imbarazzante?
Fonte: DidYouKnowGaming