The Witcher 3: update next-gen funziona ‘fin troppo bene’ sui personaggi femminili. CD Projekt RED: “correggeremo”

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Sono passate alcune settimane dal ri-debutto di The Witcher 3 Wild Hunt su console di nuova generazione (PlayStation 5 e Xbox Series X). CD Projekt RED ha condotto i lavori sull’update 4.0 simultaneamente a quelli necessari per le varie correzioni da apportare a Cyberpunk 2077. A partire da fine gennaio, però, i player che hanno già provato l’esperienza su last-gen hanno avuto l’occasione di mettere mani a una versione riveduta e corretta del gioco che, adesso, presenta un livello di dettaglio grafico prima possibile solo con le mod su PC. Per chi ha cominciato il suo cammino nel mondo videoludico solo ora, da qualche giorno sono disponibili anche le copie fisiche pensate direttamente per next-gen.

E pare uscita proprio da una mod su PC una feature che CD Projekt RED ha spiegato essere non intenzionale: l’elevata cura al dettaglio per i genitali dei personaggi femminili, in particolare delle Bruxa, non solo siano ora perfettamente visibili – laddove nell’originale era prevista una sorta di autocensura – ma siano completi di dettagli come le grandi labbra e peluria pubica visibili. I primi a far notare questa caratteristica sono stati gli utenti che hanno postato alcune immagini su Reddit. I post, poi riportati da Kotaku, hanno dato vita alcune perplessità rispetto a quella che, effettivamente, è una novità.

Nulla di scandaloso o pruriginoso – a nostro avviso – si tratta di semplici parti del corpo, comuni a una larga fetta di umanità. Non tutti però son stati d’accordo. Tra chi ha segnalato una certa malizia e chi invece si dice indignato, la notizia ha cominciato a rimbalzare fino a giungere alla redazione di Kotaku che ha interpellato direttamente CD Projekt RED per avere lumi sulla situazione.

Gli sviluppatori hanno risposto alla redazione spiegando che il raggiungimento di un tale livello di dettaglio fosse da intendersi come non intenzionale e ha promesso che avrebbe apportato delle correzioni nell’immediato futuro. Un portavoce dello studio ha spiegato che, per giungere a questa edizione next-gen di The Witcher 3, i developer hanno attinto anche alle risorse messe in campo dai modder a partire dal 2015, anno di lancio di TW3. “Un processo lungo e complicato” dice lo studio. “L’inserimento di queste texture nella versione finale del gioco è frutto di un errore a cui rimedieremo conclude il portavoce.

Fonte: Kotaku