Dal primo luglio 2023, TIM ha deciso di staccare la spina a qualsiasi tipo di supporto alla tecnologia dial-up da 56K. L’obiettivo dell’operatore è quello di dismettere le vecchie tecnologie di rete fissa. Questa decisione era stata presa per la prima volta lo scorso marzo quando TIM aveva comunicato che avrebbe chiuso il servizio Easy IP Dial-Up per connessioni tramite modem analogico e a banda stretta.
Addio quindi alle lentissime connessioni a internet che hanno caratterizzato la fine degli anni ’90 e che ormai sono praticamente inutilizzabili oltre che inutili visto che su tutto il territorio nazionale nessuno naviga a quel tipo di velocità. In questo modo, TIM punta a sostituire le piattaforme tradizionali catalogate come obsolete in modo da offrire ai propri clienti dei servizi sempre più innovativi.
Tra la metà degli anni ’90 e a inizio anni 2000, la connessione dial-up era una grande novità. Essa consentiva di navigare ad una velocità davvero impensabile per i tempi (e anche oggi, ma in senso opposto). Le pagine web, specie quelle più elaborate, potevano richiedere anche diversi minuti prima del caricamento mentre scaricare un file anche di medie dimensioni poteva trasformarsi in una lunghissima sessione.
Insomma, la connessione 56K è ormai il passato di TIM e non solo. Tuttavia, nonostante non mancherà a nessuno, coloro che non intendono accettare la modifica contrattuale possono, ai sensi dell’articolo 98, comma 5 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, decidere di recedere dal contratto o di passare a un altro operatore senza penali né costi di disattivazione, comunicandolo non oltre i 60 giorni dalla ricezione.
Per quanto riguarda il 5G, in Italia abbiamo la maggior copertura di rete con questa tecnologia essendo primi in Europa. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere, come sempre, qui sotto nei commenti.
Fonte: Sito ufficiale