Titanfall 2 – Recensione

Dopo un primo capitolo esclusivo per le piattaforme Microsoft e unicamente multiplayer, Titanfall 2 mira a rivoluzionare le basi introdotte due anni e mezzo fa. Respawn Entertainment ha infatti fatto le cose in grande, realizzando una solida campagna a giocatore singolo e includendo nello sviluppo PlayStation 4. Versione che è nelle nostre mani da qualche giorno e che è pronta per il giudizio finale, nella nostra recensione!

La trama di Titanfall 2 ruota attorno al personaggio di Jack Cooper, un soldato semplice della milizia coinvolto in una terribile guerra del futuro. Il nostro eroe, durante una spedizione sul misterioso pianeta Typhoon, si trova costretto a dover pilotare un Titan, onore che spetta solo ai soldati più abili e meritevoli. Da questo inizio, tutto è in discesa, in un turbine di eventi e situazioni che non vogliamo svelarvi per non rovinarvi la sorpresa.

Gli ex sviluppatori di Call of Duty hanno realizzato una campagna coinvolgente rispetto agli standard della concorrenza.

La storia che fa da sfondo al titolo non è propriamente delle più originali, ma possiamo garantire che, una volta ingranata, vi terrà incollati allo schermo fino alla fine. Finale che arriva forse anche troppo presto, vista la durata di circa 6 ore della campagna (in modalità normale), ma che ci ha soddisfatto appieno. Crediamo infatti che, in questi casi, una longevità più elevata avrebbe contribuito a diluire troppo il gioco, creando situazioni perlopiù ripetitive.

Insomma, per essere il seguito di un gioco unicamente multiplayer, gli ex sviluppatori di Call of Duty hanno realizzato una campagna coinvolgente rispetto agli standard della concorrenza. Ma non è stata solo la trama a spingerci ad essere così entusiasti, ma le situazioni che si sono presentate a livello di gameplay. Elemento che andremo ad analizzare nella prossima pagina.

Il primo Titanfall ha avuto il coraggio di innovare l’ormai stantìa formula degli FPS moderni, introducendo delle meccaniche copiate poi dalla concorrenza. Respawn Entertainment è partita da quelle basi, affinando ulteriormente la formula e applicandola a un contesto a giocatore singolo. Come vedremo tra poco, il gioco ci ha stupito non tanto per lo shooting puro, ma per le situazioni proposte durante l’avventura.

Titanfall 2 offre un gameplay duale, grazie principalmente alla presenza di BT, il Titan che ci accompagna durante tutta la durata della campagna. Se le fasi di shooting puro nei panni di Jack non offrono nulla di nuovo per quanto riguarda il genere degli FPS, l’uso di alcune simpatiche soluzioni di gameplay ci stupito in più di un’occasione. Non parliamo solo delle abilità introdotte di recente nel genere, ossia scivolate e camminate sui muri che trasformano alcuni momenti in una sorta di Mirror’s Edge, ma di altro.

CONTROLLARE BT È UNA DELLE COSE PIÙ NATURALI DI QUESTO MONDO E GLI SCONTRI CONTRO GLI ALTRI TITAN CI HANNO REGALATO PARECCHIE SODDISFAZIONI.

Come appena detto, BT copre un ruolo di vitale importanza nella storia, sia in maniera diretta, che indiretta. Prima di parlarvi delle fasi vere e proprie alla guida del Titan, è bene spiegare come si sviluppa il rapporto tra uomo e macchina. In tante situazioni, saremo costretti a separarci dal robot perché quest’ultimo non in grado di passare in zone ristrette. In questi momenti sarà nostra cura far strada a noi e al nostro compagno meccanico attraverso semplici enigmi ambientali e le già citate fasi platform. Detto così non sembra nulla di particolarmente originale, e non lo è, ma la realizzazione ci è parsa molto convincente.

Spettacolari anche le sezioni a bordo del Titan, grazie a un sistema di controllo ben fatto e a una gestione della vitalità ispirata alla serie Halo. Se l’energia di Jack si ricarica normalmente e completamente col tempo, il Titan gode solo di una ricarica degli scudi. Controllare BT è una delle cose più naturali di questo mondo e gli scontri contro gli altri Titan ci hanno regalato parecchie soddisfazioni, specialmente se parliamo dei boss. È davvero difficile spiegare il senso di onnipotenza e il legame che si forma tra noi e la creatura meccanica, ma assicuriamo che gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro in tal senso.

Il gioco ci ha stupito non tanto per lo shooting puro, ma per le situazioni proposte durante l’avventura.

Il fatto che Respawn Entertainment abbia focalizzato l’attenzione sul Titan è visibile dal fatto che Jack non gode di nessun potenziamento, se non due gadget usati in situazioni particolari. BT ha invece modo di usare diverse tipologie di armi, ognuna delle quali offre differenti modalità di fuoco secondario e abilità ricaricabili specifiche. Tra le armi secondarie si annoverano missili autoguidati e laser, mentre le abilità comprendono scudi di energia, fumo elettrico e via dicendo. Non mancano delle mosse speciali come la possibilità di spiccare il volo per qualche secondo per bombardare i nemici o colpi devastanti di vario tipo.

A dirla tutta, avremmo preferito qualche elemento RPG in più, visto che effettivamente a Jack non viene data molta importanza, lasciando quindi venir meno il senso di progressione del personaggio. Questo aspetto non ci ha dato particolare fastidio, sia inteso, visto che la storia è incentrata principalmente sul rapporto tra il protagonista e il suo fido robot. Un grosso difetto risiede però nella IA, assolutamente insufficiente in certi punti e comunque non soddisfacente in generale. Ci è capitato infatti più volte di uccidere nemici senza che i loro alleati si allarmassero nonostante fossero davanti a loro. Anche durante i combattimenti gli avversari non sembrano avere un minimo di tattica, limitandosi solo a correrci incontro di prepotenza.

Essendo un titolo nato per essere unicamente multiplayer, anche il seguito di Titanfall offre naturalmente una corposa infrastruttura per il gioco online. Esattamente come per la modalità storia, anche il multiplayer è strutturato in maniera duale, essendo basato sull’uso del nostro soldato e del relativo Titan. Esiste sì una modalità che prevede il combattimento classico tra piloti senza l’uso dei robottoni, ma crediamo che Titanfall renda al meglio se giocato per come è stato concepito in origine.

Iniziamo parlando della personalizzazione del nostro alter ego e del nostro fido alleato meccanico. Per quanto riguarda il personaggio, non esiste una vera e propria differenziazione di classi, ma è possibile naturalmente selezionare armi, abilità e via dicendo. Questa personalizzazione permette di variare lo stile di gioco in base alle proprie esigenze, in particolar modo grazie a particolari abilità attive impostabili, oltre a varie abilità passive. Tra le varie, troviamo la possibilità di usare un rampino, velocizzare i movimenti, facilitare la mira quando si cammina sui muri e via discorrendo. Parlando dei Titan, essi sono disponibili di varie tipologie, ognuna con proprie peculiarità, sempre nel nome di un bilanciamento che ci ha soddisfatto appieno.

Abbiamo trovato ottimi sia il netcode che il matchmaking e lodevole il supporto al gioco promesso dal team di sviluppo.

Parlando delle modalità presenti, nell’online di Titanfall 2 sono presenti diverse tipologie di gioco. È presente ovviamente il classico deathmatch a squadre in due varianti, una con solo i piloti e una con la possibilità di usare i Titan. Interessante il ritorno di Attrition, modalità nella quale si combatte sia contro avversari umani che contro nemici controllati dalla IA. Attrition è disponibile anche nella variante Bounty Hunt, nella quale i punti sono sostituiti da denaro da depositare in appositi punti per vincere la partita. Amped Hardpoint è praticamente la classica modalità conquista presente in tanti esponenti del genere. Colosseo è invece un ritorno ai vecchi FPS competitivi: in un’arena circolare e armati solo di fucile al plasma, dovremo vedercela contro gli altri avversari contando solo sulla nostra abilità col pad.

Molto ben realizzate le mappe, anche se purtroppo molto meno verticali rispetto al primo Titanfall. Questo aspetto, unito alla maggior accessibilità del titolo, rendono Titanfall 2 ben più semplificato rispetto al precedessore. Non che sia un difetto in senso assoluto, ma tanti potrebbero trovarlo tale, insomma. Abbiamo trovato ottimi sia il netcode che il matchmaking e lodevole il supporto al gioco promesso dal team di sviluppo. Differentemente da altri FPS, Respawn Entertainment ha confermato che non sarà presente un season pass e tutte le aggiunte fatte al gioco saranno assolutamente fornite ai giocatori in forma gratuita.

Pur essendo basato sull’ormai vetusto Source Engine, il motore grafico di Titanfall 2 ci ha stupito in più di un’occasione, presentando un’aspetto visivo di tutto rispetto. Nel complessivo siamo infatti rimasti soddisfatti del lavoro fatto dagli sviluppatori, specialmente grazie a una direzione artistica di eccellente fattura. Il tutto condito da effetti di luce, esplosioni e particellari ben realizzati. L’unica nota dolente è rappresentata da molte delle texture presenti nel gioco, spesso slavate o comunque non al passo coi tempi.

Il motore grafico di Titanfall 2 ci ha stupito in più di un’occasione.

Nulla di grave, ma anche qualche animazione non ci è parsa al top. Assolutamente nulla da dire invece per quanto riguarda la fluidità, qui garantita grazie ai 60 granitici fotogrammi al secondo. Fluidità che si rispecchia anche nel gameplay, reattivo come in pochi altri titoli. Ottimo anche l’audio, sia parlando della colonna sonora che dell’effettistica in generale. Buono il doppiaggio in italiano, sia per quanto riguarda i personaggi che la voce del nostro fidato BT.