Home Preview Toukiden 2 – Hands On

Toukiden 2 – Hands On

1 A caccia di Oni

Omega Force e Koei Tecmo uniscono di nuovo le forze per realizzare il secondo capitolo della serie Toukiden. Il primo episodio uscì originariamente 4 anni fa su PSP e PlayStation Vita, mentre nel 2015 uscì la versione migliorata Toukiden: Kiwami anche su PS4. La serie mira a destabilizzare il monopolio degli hunting game detenuto in Giappone da Monster Hunter. Le meccaniche infatti sono molto simili al titolo di Capcom, ma la differenza principale è che in Toukiden l’ambientazione e le creature sono basate soprattutto sul mondo folkloristico nipponico. Il secondo capitolo è previsto per il 24 marzo su PS4 e PC, e noi abbiamo potuto provare con mano la parte iniziale del titolo.

il nostro compito è quello di annientare le forze demoniache.

Non appena avviato, Toukiden 2 ci mette di fronte alla schermata di creazione del personaggio; le scelte disponibili sono piuttosto elevate, con ad esempio parecchie capigliature tra cui scegliere, potremo quindi personalizzare il nostro Demon Slayer nel modo che più ci piace stando anche attenti ai dettagli. Ampia scelta anche per le armi disponibili, che variano dalle classiche Katana da samurai alle doppie spade, fino a lance, archi, mazze e anche nuove aggiunte come la spada-frusta, arma simile a quella utilizzata da Ivy in Soul Calibur. Per la nostra sessione siamo rimasti su una classica Katana lunga. Finita la fase di creazione del nostro personaggio, siamo subito catapultati nel bel mezzo di una violenta battaglia, introdotta da una cinematica di buona fattura.

2 Demon Slayer


Il filmato ci introduce nella città giapponese di Yokohama, mentre viene assalita da un esercito di Oni. Nel ruolo di Demon Slayer il nostro compito è quello di annientare le forze demoniache e salvare la città. Il breve tutorial ci mostra i comandi di base da testare contro dei semplici Imp. Il sistema di combattimento ci è sembrato leggermente più dinamico rispetto al precedente capitolo, con delle novità che aggiungono un po’ di spessore in più, novità di cui parleremo più avanti; ma soprattutto ci è sembrato molto più action rispetto al sistema più lento visto nei Monster Hunter. Oltre a combinare attacco leggero e attacco forte in diversi tipi di combo, avremo modo anche di utilizzare degli attacchi speciali più potenti, che consumeranno gran parte della nostra barra della stamina.

Toukiden 2 ci ha dato l’idea di voler puntare maggiormente sulla trama.

Interessante il comando che ci consente di purificare i cadaveri dei mostri sconfitti, potendo poi ricevere in cambio degli oggetti speciali. Dopo aver sconfitto i demoni minori, ci ritroviamo ad affrontarne uno gigantesco, di forma umanoide e parecchio furioso. Durante il combattimento ci viene spiegato che utilizzando l’Eyes of Truth sarà possibile osservare meglio i punti deboli della creatura, che, se attaccate, verranno distrutte dopo aver sostenuto una certa quantità di danni. Inoltre, grazie a questa modalità, potremo anche vedere la barra dell’energia dei nemici, normalmente non visibile. Dopo aver reciso un arto inferiore al mostro, questi scompare improvvisamente. Il generale dei Demon Slayer ci raggiunge allora con i rinforzi, ma, poco dopo il suo arrivo, nei cieli compare un enorme drago dotato di diverse teste. Il potere dell’enorme mostro ci attrae verso di lui facendoci perdere conoscenza.

3 Demon Hand


Dopo l’accaduto il nostro personaggio si risveglia, scoprendo di trovarsi nel villaggio di Maohroba. Questo luogo sarà l’Hub principale del gioco, dove potremo rifornirci di oggetti ed equipaggiamento e scegliere le missioni da affrontare. Il villaggio è molto lontano da Yokohama, infatti scopriremo di essere stati salvati dalla dottoressa senza nome della piccola roccaforte e da Tokitsugu, un robot cui è stata innestata un’anima umana proprio da quest’ultima. Parlando con i due nuovi personaggi scopriamo di essere stati sbalzati non solo verso un altro luogo, ma anche verso un altro tempo, infatti ci ritroviamo 10 anni nel futuro, in una realtà dove gli Oni hanno conquistato quasi tutte le terre nipponiche e il villaggio di Maohroba si erge come ultimo baluardo della resistenza degli umani. Toukiden 2 ci ha dato l’idea di voler puntare maggiormente sulla trama e sullo sviluppo dei personaggi, discostandosi da altri titoli del genere che si focalizzano molto di più sulla fase di caccia.

La velocità d’azione lo rende molto più dinamico rispetto ai diretti concorrenti.

Durante i discorsi con i vari PNG, un paio di volte, grazie alla giusta risposta selezionata nella finestra di dialogo, ci è comparso un messaggio che annunciava il miglioramento della relazione con essi. Ciò implica un sistema di relazioni che potrebbe portare in futuro ad approfondire le storyline dei vari PNG che andranno a popolare il mondo di gioco, con eventuali quest dedicate, ma, essendo la nostra prova limitata, non possiamo ancora sbilanciarci troppo su quest’aspetto. Proseguendo con la storia, veniamo inviati dalla dottoressa a difendere il villaggio da una nuova ondata di demoni. Viene qui introdotta una nuova meccanica per la serie, la Demon Hand, una sorta di mano spirituale con cui potremo afferrare i mostri per avvicinarci ad essi con maggior velocità così da attaccarli una volta avvicinati; questo potere può anche stordire alcuni avversari e distruggere gli ostacoli. Una volta sconfitti i nemici, siamo giunti alla conclusione del prologo di Toukiden 2.

4 Considerazioni


L’impressione avuta nell’ora di gioco in cui abbiamo provato questo nuovo capitolo della serie è una voglia di staccarsi maggiormente dal sistema in stile hunting game, proponendo una mappa open world che non limita il giocatore con delle aree chiuse e destinate solo a svolgere la missione del momento. La velocità d’azione lo rende molto più dinamico rispetto ai diretti concorrenti, avvicinandosi più a un Ninja Gaiden che a un Monster Hunter, anche se con le meccaniche molto più semplici di un action game puro.

Toukiden 2 prova a riportare in auge un genere un po’ dimenticato, specie sulle console Sony.

Sicuramente questo tipo di titoli esprime il massimo del proprio potenziale in multiplayer, mentre il rischio della campagna in single player è sempre quello di un’elevata ripetitività delle missioni e del grinding estremo. L’aspetto tecnico non ci ha colpito particolarmente, i modelli dei personaggi, compresi quelli principali, non sono di elevata qualità grafica, mentre gli ambienti risultano vasti ma piuttosto spogli. Le texture non mostrano un dettaglio troppo elevato, ma sono accettabili; quanto alle animazioni, queste sono invece abbastanza convincenti. Toukiden 2 prova a riportare in auge un genere un po’ dimenticato, specie sulle console Sony, ma forse non prova veramente a innovarlo, accontentandosi di qualche miglioria a una formula già collaudata. Staremo a vedere se le nostre impressioni saranno confermate anche nella prova finale del gioco.

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version