Ubisoft e Riot Games fanno squadra: nasce Zero Harms in Comms. Stop ai comportamenti tossici con una IA

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Ubisoft e Riot Games uniscono le forze e creano “Zero Harms in Comms”, un progetto che mira alla prevenzione dei comportamenti tossici nelle chat online grazie all’IA!

Zero Harms in Comms“, questo il nome del progetto di ricerca per la creazione di spazi sicuri su giochi e non, potrebbe seriamente mettere la parola fine alle chat tossiche che purtroppo ben conosciamo? Ubisoft e Riot Games lo pensano seriamente, e sperano di poter definire così un nuovo standard da poter utilizzare in maniera più vasta in tutto internet.

Dopo l’esperienza maturata con i giochi competitivi del calibro di League of Legends, Valorant e Rainbow Six: Siege, il duo parla del progetto spiegando come “miri a creare un database condiviso tra i vari settori e un ecosistema di etichettatura che raccolga i dati di gioco, per addestrare meglio gli strumenti di moderazione preventiva basati sull’intelligenza artificiale a individuare e mitigare i comportamenti di disturbo.”

I comportamenti tossici dei giocatori sono un problema che prendiamo molto sul serio, ma che purtroppo risultano molto difficili da risolvere“, ha dichiarato Yves Jacquier, direttore esecutivo di Ubisoft La Forge, della sezione R&D della società francese. “Grazie a questa partnership tecnologica con Riot Games, stiamo studiando nuovi metodi per prevenire la tossicità nei giochi, aiutati dalla nostra esperienza in quanto progettisti in ambienti con a stretto contatto con le comunità online”.

Anche Wesley Kerr, responsabile della ricerca tecnologica di Riot, ha commentato: “I comportamenti tossici non sono un problema esclusivo dei giochi – ogni azienda che ha una piattaforma sociale online sta lavorando per affrontare questo problema. Per questo motivo ci impegniamo a collaborare con partner del settore come Ubisoft, che credono nella creazione di comunità sicure e nella promozione di esperienze positive negli spazi online”.

Insomma un vero e proprio motore di moderazione, che dovrebbe migliorare la vivibilità non solo dei giochi competitivi, ma anche di chat online e forse addirittura di social network!

Parlando di Valorant e d’iniziative lodevoli, Riot Games ha recentemente introdotto un gun buddy dedicato ad un giocatore, fan del gioco, recentemente scomparso a causa del cancro.

Fonte: VGC