Noi videogiocatori siamo collezionisti di promesse infrante. Certo, la colpa è anche nostra che alimentiamo e ci abbeveriamo al tempo stesso alla fonte dell’hype. C’è da dire, però, che anche le case di sviluppo ci mettono del loro. Spesso realizzando per i propri video game trailer e spot che poi non corrispondono alla realtà dei fatti accendendo la console. Pensiamo ad esempi recenti come Cyberpunk 2077, Fallout 76, No Man’s Sky o, tornando più indietro, Killzone 2. Sono solo alcuni dei casi in cui gli adv e le immagini della campagna marketing si sono rivelate ben lontane dalla realtà dei fatti.
Pompare le aspettative è una delle tecniche di marketing più utilizzate. Si tende a magnificare alcune delle caratteristiche migliori del video game che si vuole pubblicizzare e si finisce con l’oscurare quelli che potrebbero essere i difetti. Risultato al day-one, tanta delusione, backlash mediatico, scuse dei developer, richieste di risarcimento e patch. Tante, tantissime patch. Diversi anni fa, Steam adottò una contromisura semplice ma efficace. Dalla piattaforma vennero bandite tutte le immagini che non corrispondevano alla realtà del gioco.
Su questa tipica tecnica di marketing ha deciso di scherzare il canale YouTube di Alasdair Beckett-King. Con il suo filmato, Beckett-King ha deciso di deridere un tipico esempio di marketing pomposo riproponendo uno dei cliché più comuni. Il video, seppur brevissimo, può essere utile anche per capire quando è il caso di volare bassi con le aspettative. Se dal trailer vi sembra che un video game sia troppo bello per essere vero, probabilmente avete ragione.
Fonte: YouTube