È una storia vecchia quanto l’Internet. Una donna, giornalista di videogiochi, riceve minacce di stupro e di morte. Fine.
Ma invece di lasciar correre, la giornalista ha deciso di contattare le madri dei suoi molestatori, per far vedere loro di cosa sono capaci i figli. Lei si chiama Alanah Pearce e commenta videogiochi per stazioni e reti televisive australiane: a quanto pare, le minacce ricevute su Facebook e Twitter sono dovute al fatto che sia una donna. Decisa a prendere in mano la situazione, Alanah avrebbe riferito: “Qualche tempo fa, ho capito che molte delle persone che mi inviavano commenti disgustosi (riguardanti il sesso) su internet non erano adulte: perlopiù ragazzi, con cui è difficile parlare civilmente e, soprattutto, che non hanno intenzione di ragionare. Si sono spinti a tal punto che i loro commenti hanno iniziato a farmi sentire davvero a disagio.”
Così Alanah è riuscita a trovare le famiglie dei suoi molestatori, mettendosi in contatto con le loro madri. Inoltre, ha allegato al messaggio uno screenshot per far vedere loro le porcherie scritte dai figli. E guardate la risposta di una delle mamme (nel tweet di seguito). Inoltre, vi riportiamo anche un servizio che le è stato dedicato, assieme a un’intervista.
Cosa dire, Alanah sei stata una grande!
Sometimes young boys on Facebook send me rape threats, so I’ve started telling their mothers. pic.twitter.com/0Cbs81eXiE
— Alanah Pearce (@Charalanahzard) 28 Novembre 2014
Bloody good on you Alanah! @Charalanahzard Troll victims ultimate revenge – Sunrise http://t.co/DKh8lSPl8h via @Yahoo7
— Sue Lamport (@TheLoneWitch) 30 Novembre 2014
FONTE: Jezebel