Contro ogni aspettativa e soprattutto senza alcun preavviso, Warner Bros. Discovery ha cancellato molteplici serie animate dai servizi HBO Max, compresi diversi progetti legati al mondo DC Comics e alcuni progetti legati a prodotti crossmediali come, ad esempio, Pac-Man and the Ghostly Adventures. Una mossa inaspettata che ha inevitabilmente scatenato un certo disappunto da parte degli artisti, i quali hanno visto i propri lavori andare letteralmente in fumo, divenendo per di più irreperibili in vie legali. Come se non bastasse, molti show resteranno incompiuti nonostante ci sia materiale per almeno un’altra stagione, ripetendo dunque ciò che è successo con Batgirl, dove guarda caso non sono mancate le lamentele.
In un comunicato inviato a CartoonBrew, Warner Bros. Discovery si è giustificata dicendo che, dal momento che “stiamo unendo i nostri cataloghi in un’unica piattaforma, faremo dei cambiamenti nei contenuti disponibili attualmente su HBO Max e Discovery+. Ciò includerà la rimozione di alcuni contenuti da entrambe le piattaforme”. Una mossa molto controversa e, onestamente, anche incomprensibile in quanto si rimuovono contenuti da un catalogo che, potenzialmente, ne avrebbe potuti avere di più.
Stando a quanto riportato dal portale CNBC, la reale motivazione dietro la cancellazione di così tanti prodotti sarebbe da ricercare in un estremo tentativo di contenere i costi. Secondo il portale, infatti, l’alleggerimento del catalogo, renderebbe più agevole la fusione con Discovery+ (in programma il prossimo anno). Accantonata la teoria secondo la quale la decisione sia stata presa per risparmiare sulle tasse (che pure CNBC cita come ‘effetto collaterale’).
Le serie rimosse sono, comunque, le seguenti:
- Aquaman: King of Atlantis
- Close Enough
- Dodo
- Elliott From Earth
- Esme & Roy
- The Fungies!
- Infinity Train
- Little Ellen
- Mao Mao, Heroes of Pure Heart
- Messy Goes to Okido
- Mia’s Magic Playground
- Mighty Magiswords
- My Dinner with Herve
- Odo
- OK K.O.! – Let’s Be Heroes
- The Ollie & Moon Show
- Pac-Man and the Ghostly Adventures
- Select Sesame Street Specials
- Squish
- Summer Camp Island
- The Runaway Bunny – Special
- Tig n’ Seek
- Uncle Grandpa
- Victor and Valentino
- Yabba Dabba Dinosaurs
Secondo diverse voci, Warner Bros. Discovery sarebbe in procinto di spostare molte di queste serie su altre piattaforme, ma ciò non è bastato per placare gli animi del personale coinvolto nel progetto. I cartoni in questione sono attualmente difficilissimi da recuperare in via legale, e quei pochi che sono sopravvissuti a questa “mattanza” sono comunque a rischio. L’autore di Infinity Train, infatti, ha suggerito di fruire del prodotto su Amazon Prime video e Apple TV ora che è possibile, perché potrebbe sparire da un momento all’altro. Gli altri artisti, invece, si sono espressi in maniera più diretta.
A spiccare è il Tweet di Julia Pott, artista di Summer Camp Island, uno degli show più seguiti sulla piattaforma e per tale motivo anche uno dei più sorprendenti da citare in questa lista. Lo show vanta infatti cinque stagioni e ha sempre ottenuto ottimi risultati, tanto da spingere Warner Bros. Discovery a realizzare una sesta stagione. Questa, purtroppo, non sbarcherà mai su HBO Max o Discovery+ poiché lo show è stato rimosso in maniera inaspettata.
“Abbiamo lavorato per 5 anni con l’obiettivo di realizzare 100 episodi di animazione. Abbiamo lavorato fino a tarda notte, ci siamo lasciati andare, eravamo una grande famiglia di artisti altamente professionali che volevano realizzare qualcosa di bellissimo, e HBO Max ha semplicemente preso e buttato tutto come se noi fossimo nulla. L’animazione non è “nulla”! E abbiamo lavorato duramente durante la pandemia per realizzare 20 episodi che riteniamo essere il nostro lavoro migliore. Non vedo l’ora che li vediate. VOI LI VEDRETE. Non resterò a guardare!”, grida a gran voce l’artista su Twitter, affranta dal gesto di HBO Max.
Più sarcastico invece il Tweet di Aaron Burdette, co-executive producer e sceneggiatrice di Close Enough. “Fantastico, amo lavorare su qualcosa per – letteralmente – anni e poi vederlo svanire nel nulla, ed è davvero bello che la scrittura televisiva sia diventata l’equivalente di erigere castelli di sabbia con l’alta marea”, afferma Burdette, infuriata del fatto che il suo lavoro sia stato spazzato via, esattamente come un castello di sabbia.
Non sono mancati pareri di artisti esterni alla vicenda, seppur solo da un punto di vista aziendale. Hamish Steele, padre della serie TV Netflix Dead End: Paranormal Park, ha infatti suggerito che la paura di vedere il proprio prodotto venir cancellato è divenuta molto comune di questi tempi.
Fonte: Cartoon Brew – CNBC – Variety