La libertà e la democrazia non sono diritti così scontati, anzi. Combattereste per difenderli? Noi si, e abbiamo risposto all’appello di Ubisoft Toronto unendoci alla resistenza di Watch Dogs: Legion, con un hands-on di ben quattro ore.
Virtualmente presi armi e bagagli siamo sbarcati in una Londra assolutamente futuristica, ma esteticamente tesa alla verosomiglianza. Non aspettatevi quindi un Buckingham Palace tutto neon ed ologrammi, ma una riproduzione fedele della città in chiave tecnologica: monumenti, palazzi storici ed anche, sfortunatamente per noi, la guida a destra sono maniacalmente al loro posto.
Vittima di un misterioso attentato di proporzioni bibliche, la popolazione londinese è sotto il giogo di un regime autoritario che ha deciso di restringere tutte le libertà individuali in nome della sicurezza pubblica e del bene superiore. Il nostro compito sarà quindi di scoprire cosa si cela dietro le intricate trame di questo complotto fantapolitico in qualità di membro del DedSec, l’organizzazione hacktivista della serie Watch Dogs.
In netta discontinuità con la tradizione narrativa dell’azienda francese, questo capitolo non presenta il classico protagonista principale.
Le perplessità nei riguardi di questa scelta vennero sollevate immediatamente non solo dalla stampa specializzata, ma anche dai giocatori di tutto il mondo. Quello che vi possiamo dire, dopo quattro ore di prova, è di stare tranquilli: non solo questo concept è ben rappresentato in termini di meccaniche, ma trova assoluta ragion d’essere in sceneggiatura ed ha perfettamente senso da un punto di vista realistico.
Ovviamente le poche ore di gioco non ci hanno permesso di poter saggiare complessivamente l’impianto narrativo di Watch Dogs: Legion, ma l’insieme di quanto mostrato a schermo e i risultati ottenuti con la trama di Far Cry 5, anch’essa opera di Ubisoft Toronto, ci fanno ben sperare.
Il gameplay resta nel solco di quanto fatto nei precedenti capitoli, ma risulta essere indiscutibilmente più solido e ricco, sicuramente frutto dell’esperienza maturata nello sviluppo di Splinter Cell: Blacklist.
Le meccaniche sono impreziosite da una maggiore profondità e brillantezza, ravvisabile sopratutto sul versante stealth, molto più prestante e ragionato rispetto agli altri titoli della serie: ad esempio l’uso dello Spiderbot è caratterizzato da una sfumatura platform che ci ha piacevolmente sorpreso.
Restano le incertezze tecniche di una IA non proprio all’altezza, che presta il fianco a situazioni paradossali come gli scontri che diventano, improvvisamente, cavallereschi singolar tenzoni.
Ma il vero colpo di genio in Watch Dogs: Legion è il sistema di reclutamento imbastito dagli sviluppatori.
Così come mostrato nei trailer, è possibile affiliare qualunque personaggio ci si pari davanti allo schermo. Parliamo di decine e decine di avatar, ognuno con un’identità, caratteristiche e gadget personali, che ci garantiranno una varietà di approcci davvero ragguardevole.
Sebbene alcuni di questi candidati alla resistenza si facciano facilmente persuadere, moltissimi altri presentano missioni di arruolamento dedicate, come rubare le coordinate bancarie di taglieggiatori di quartiere, o un intero furgone di passaporti per i richiedenti asilo politico.
Un mix ludico talmente ben costruito che ci ha portato quasi sull’orlo di una escalation strategica e tattica, volta a pianificare soluzioni sempre più assurde (come il cercare disperatamente la famosa “vecchina 007” vista nei trailer di lancio), e contenuta solo dalla mancanza di tempo a nostra disposizione.
Durante la run di prova, abbiamo anche scoperto cosa succede se uno dei nostri agenti cade in combattimento: di fatto non sembra esserci un permadeath del personaggio, ma esso entra in un cooldown per cui è impossibile riutilizzarlo se non allo scadere di un certo periodo di tempo. Periodo che può essere accorciato se abbiamo tra le nostre fila un affiliato che possiede un bonus ad hoc (nel nostro caso avevamo un paramedico).
La mappa è divisa tra i quartieri interni di Londra, e il fast travel può essere caricato direttamente dalla mappa o recandoci in una delle stazioni della metropolitana.
Ogni distretto possiede delle missioni specifiche, come salvare un manifestante o collezionare prove, e una volta completate guadagneremo un operativo particolarmente skillato e sconti nei negozi del quartiere, dove potremo acquistare abbigliamento ed accessori con cui personalizzare i nostri ribelli.
Vi anticipiamo anche l’esistenza della modalità multiplayer (che verrà lanciato dopo l’uscita del gioco), e possiamo soltanto immaginare le potenzialità della cooperazione tra amici in questo titolo.
In conclusione, abbiamo trovato in Watch Dogs: Legion una formula ludica che può essere, finalmente, la vera quadratura del cerchio di una saga interessante ma ancora in cerca di un’identità ben definita.
In attesa dell’uscita ufficiale sul mercato, prevista per il 29 ottobre su PC, Xbox One, PS4 e Stadia, possiamo solo invitarvi a “unirvi alla Resistenza”.
Vi lasciamo con altre immagini da Watch Dogs: Legion.