Whatsapp non funziona. Problemi per l’app di messaggistica oggi, 25 ottobre

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Problemi di natura tecnica per Whatsapp oggi 25 ottobre. L’app di messaggistica istantanea del gruppo Meta non funziona. Secondo quanto riportato dai vari siti specializzati nella segnalazione di problemi di questa natura – Downdetector in testa – i primi problemi sono cominciati questa mattina intorno alle 9. Tempestive le scuse del gruppo Meta che assicura si stia lavorando per ripristinare il servizio il prima possibile.

I primi casi – più isolati – hanno cominciato a verificarsi nel tardo pomeriggio di ieri 24 ottobre. Poi questa mattina, il 25, tra le 9 e le 9:20 una impennata di segnalazioni: almeno 20.000 in un colpo solo. L’ultima volta che si è verificato un caso simile, a risentirne furono tutte le app gestite dal gruppo Meta. Non solo Whatsapp ma anche Facebook e Instagram, in black-out per qualche ora.

Il caso nel 2021, sempre a ottobre. All’epoca, i server dei social network di proprietà di Mark Zuckerberg rimasero irraggiungibili per diverse ore, fino alla mezzanotte italiana. Il disservizio, sebbene contenuto per i normali utenti, generò un ingente danno di immagine ed economico per il magnate dell’informatica e danni collaterali a quelle realtà commerciali che adoperano gli strumenti Meta per il loro business.

I problemi di oggi. Il più segnalato su Downdetector è relativo all’invio e conseguente ricezione dei messaggi. Molti utenti segnalano che accanto ai messaggi inviati, al posto delle solite due spunte – che indicano la corretta ricezione da parte del destinatario – ne appaia solo una o, più spesso, l’orologio che indica come il messaggio non abbia ancora raggiunto i server. A tal proposito, Meta non ha illustrato nel dettaglio quale problematica stia affliggendo Whatsapp. È lecito immaginare che il problema sia da imputare ai server dato che, è bene ricordarlo, su Downdetector gli utenti segnalano di avere problematiche simili non solo dall’applicativo smartphone ma anche dalla versione “desktop” e browser su PC.

Fonte: RepubblicaDowndetector