Windows 11 ormai è ufficialmente tra noi. Il nuovo sistema operativo di Microsoft sarà lanciato martedì 5 ottobre 2021, ma tanti esperti di settore iscritti al programma di test di Microsoft sono già in possesso da qualche settimana di una versione preliminare del sistema operativo.
Uno dei focus principali di Windows 11 sarà la sicurezza informatica, o cybersecurity. Non solamente dei dati presenti sul vostro sistema, ma anche dell’intero ecosistema connesso in rete inclusi i videogiochi. Non a caso Riot Games, lo sviluppatore di League of Legends e Valorant, ci punta tantissimo come una possibile soluzione contro la piaga dei cheater nei giochi multiplayer.
Ma tutto ciò potrebbe avere un caro prezzo, quantomeno su alcuni sistemi. Questo si evince da un test preliminare fatto da PC Gamer sulle performance di Windows 11 con i giochi. Facciamo una premessa, la testata inglese ha effettuato un test su un singolo PC da gioco, e per questo motivo i risultati non sono da considerarsi definitivi.
PC Gamer ha testato un PC con questa configurazione:
CPU: Intel Core i7-10700K
Scheda Madre: MSI MPG Z490 Gaming Carbon WiFi
Scheda Video: Nvidia RTX 3060 Ti Founders Edition
RAM: 32GB Corsair Vengeance RGB Pro DDR4-3200
Dissipatore CPU: Corsair H100i RGB Pro XT
Mentre i test effettuati sono:
- 3D Mark Time Spy Default
- Far Cry New Dawn 1440p Ultra
- Horizon Zero Dawn 1440p Ultra
- Metro Exodus 1440p Ultra
- Shadow of the Tomb Raider 1440p Ultra
I risultati mostrano cali del framerate fino al 28%. Ma solamente in particolari condizioni. Infatti dall’analisi effettuata risulta che a determinare un forte calo delle prestazioni in questo momento è il sistema di sicurezza Virtualization-Based Security (VBS). Quindi per fortuna non si tratta dei già noti TPM 2.0 e Secure Boot che sono sistemi invece obbligatori.
Il VBS è un ulteriore sistema di sicurezza opzionale che permette di criptare e decriptare i dati sul sistema. Questa tecnologia, già presente su Windows 10 consente di lanciare i software di in ambiente virtuale, impedendo così ai malware di arrecare danni al sistema.
Questo sistema è largamente utilizzato a livello aziendale, per proteggere i sistemi interni da eventuali software malevoli che potrebbero arrecare gravi danni a tutti i sistemi collegati alla rete interna. Ma Microsoft vorrebbe estenderne l’utilizzo a quanti più sistemi possibile anche privati.
“Pur non richiedendo obbligatoriamente il VBS aggiornando Windows 11, crediamo che i benefici di sicurezza che offre sono talmente importanti che abbiamo fatto in modo che qualsiasi PC con installato Windows 11 abbia i requisiti di sistema minimi per ottenere la medesima sicurezza. Stiamo collaborando con in nostri partner per abilitare il VBS e l’HVCI sulla maggior parte dei PC nei prossimi anni“, ha dichiarato Microsoft.
Il passaggio al nuovo sistema operativo sarà gratuito e graduale per tutti i possessori di Windows 10. Non tutti però potranno effettuare l’upgrade. Per ragioni di sicurezza, il nuovo sistema operativo potrà essere unicamente installato sui PC più recenti. Infatti Microsoft ha imposto dei requisiti di installazione piuttosto esigenti e non tutti i sistemi saranno compatibili. Qui potete trovare la lista completa delle CPU supportate ufficialmente. Come avrete facilmente capito, il nuovo sistema operativo supporterà unicamente processori a 64bit.