Non è andata giù all’ente antitrust statunitense la recente notizia del completo riassetto di Game Pass. Il servizio Xbox, lo ricorderete, è stato riorganizzato. Eliminato il piano esclusivo per le console (non è più possibile effettuare nuove attivazioni). Al suo posto introdotto il piano “standard” che, al costo di 15$ al mese, offre il catalogo giochi e le funzionalità multiplayer online, ma niente uscite day one o accesso al catalogo EA Play, questi restano appannaggio degli abbonati Ultimate. Il piano Ultimate – quello completo – passa dai precedenti 17 agli attuali 20$ al mese.
In un documento sottoposto al tribunale, FTC contesta a Microsoft una vera e propria degradazione del servizio. È la scomparsa del servizio console e la sua sostituzione con il ben più caro piano Standard a far storcere il naso. Come riporta Game Informer, i commissari dell’Antitrust sostengono che si tratti di una degradazione del servizio a danno degli utenti. Questi, infatti, col piano standard si ritroverebbero costretti a pagare il 36% in più rispetto a Xbox Game Pass console per poi avere molto meno.
Nello stesso documento citato da Game Informer, FTC contesta che i recenti comportamenti di Microsoft siano esattamente ciò che i commissari temevano sarebbe accaduto dopo la fusione con Activision. Non solo questi aumenti, anche i licenziamenti e la diminuzione degli investimenti rappresenterebbero un comportamento scorretto da parte dell’azienda.
A proposito di servizi. Aumentano tutti i prezzi: il piano Core passa da 60$ a 75$ annui; il piano PC passa da 10$ a 12$ al mese; il piano Console sparisce del tutto sostituito dallo standard (15$ al mese). Il maggior aumento è quello di Ultimate, da 17 a 20$ al mese.