Xbox Game Studios Publishing annuncia la divisione dedicata al Cloud Gaming

Starfield and others Xbox Series X next-gen games on Xbox One thanks to xCloud

Microsoft ha annunciato di aver aperto una nuova divisione di Xbox Game Studios Publishing dedicata al Cloud Gaming, guidata da niente di meno che l’ex dipendente Valve Kim Swift, unitosi l’anno scorso in Microsoft e che prenderà il ruolo di Cloud Gaming Director. L’annuncio è arrivato con un video ufficiale di XGS, dove Kim Swift si rivolge agli sviluppatori spiegando l’obiettivo del progetto.

L’obiettivo di Xbox Game Studios è di “donare ai videogiocatori esperienze che possano essere realizzate solo tramite Cloud”, un obiettivo simile a quanto proposto da Ubisoft con Ubisoft Scalar, la rivoluzionaria tecnologia – secondo il publisher francese – che influenzerà il modo di sviluppare e giocare i titoli in Cloud.

Tornando a parlare del colosso di Redmond, però, l’obiettivo di Microsoft è di realizzare una divisione gaming che si occupi appunto di realizzare giochi sviluppati e concepiti esclusivamente per l’utilizzo nel Cloud Computing, e ciò si discosta moltissimo dal realizzare un gioco tradizionale da far girare poi in Cloud.

Con il Cloud si dispone infatti di una potenza di calcolo virtualmente infinita, permettendo allo sviluppatore di spingere a dovere su fisica, illuminazione, mondi di gioco e intelligenza artificiale. Sono aspetti importantissimi che però hanno faticato, nell’era PlayStation 4 e Xbox One, a svilupparsi proprio a causa dell’hardware poco performante delle console.

Questo problema sarà sicuramente mitigato con PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S, ma per quanto assurdamente potenti anche queste console hanno dei limiti; limiti che il Cloud Computing non ha. Al momento, tale tecnologia è ancora in fasce e il futuro si svilupperà delineato su tre rami principali.

La prima è “ubiquità“, ossia la capacità di riprodurre giochi in streaming su qualsiasi apparecchio possibile. La seconda, Intelligenza artificiale cloud” si concentra appunto sull’intelligenza artificiale, sul Machine Learning, sul Natural Language Processing e sul Reinforcement Learning per permettere l’introduzione di NPC più convincenti e realistici.

L’ultimo ramo è la “Runtime Calculation“, ossia la possibilità di renderizzare i giochi tramite Cloud, riallacciandosi al discorso fatto precedentemente. Insomma, tra Ubisoft e Microsoft si iniziano a delineare i primi passi verso il Cloud Gaming, quello vero. E voi che ne pensate, Gametimers? Ditecelo nei commenti come sempre.

Fonte: VGC