Esclusive sì, esclusive no? Se chiedeste ad un qualunque fan sfegatato del mondo PlayStation o del mondo Xbox, questi vi risponderà che le esclusive sono cosa buona e giusta e che, le stesse, danno valore all’offerta di una console. Phil Spencer ha una visione leggermente diversa della cosa. Esclusive sì, ma per l’ecosistema, non per le console.
Detta così potrebbe sembrare poco sensata come cosa, ma Spencer ha rimesso insieme i pezzi in una intervista concessa a Gamereactor. Oltre a spiegare la posizione di Microsoft rispetto all’acquisizione di ZeniMax e Bethesda e a descrivere le sue aspettative per Series X e Series S, Spencer ha detto come il mondo dei videogiochi dovrebbe evolversi secondo lui.
Come spiegato in altre occasioni, in breve, Spencer ha detto che gli piacerebbe far arrivare l’ecosistema Xbox anche su altre piattaforme, addirittura su PlayStation 5 o Nintendo Switch.
“Credo che i grandi giochi debbano essere giocati da quante più persone possibili. Amo la forma d’arte che sono i videogiochi, l’interattività e la community che creano. Quindi, quando penso ai videogiochi, penso che sia un bene se vengono provati da un sacco di persone. Questo fa parte della nostra strategia in Xbox”, ha detto Spencer.
In altri termini, spiega il manager Microsoft, gli piacerebbe non sentir più la gente che, ad ogni pié sospinto, gli domanda se un determinato videogame arriverà anche su altre piattaforme e con quali modalità. L’intervistatore di Gamereactor ha chiesto se Spencer non fosse convinto che, per gli sviluppatori, non fosse meglio concentrarsi su una piattaforma soltanto. Sul breve periodo sì, dice Spencer, ma è convinto anche che nel lungo periodo contrapporre ‘le mie e le tue esclusive’ non sia una mossa particolarmente appagante. Alla fine, dice il manager, si tratta più di marketing utile a far adottare una piattaforma anziché un’altra.
“Quello che stiamo attraversando a causa del covid-19 ha provocato più hype per il mondo del gaming più che delle esclusive. In questo momento l’esclusività è un buono strumento per il marketing e, allo stesso tempo, può condurre alla realizzazione di videogiochi davvero interessanti. Ma se vogliamo spostare lo sguardo oltre, mi chiedo ‘ non sarebbe meglio se quei giochi possano essere fruiti da più persone?’ La risposta, ovviamente, è sì. Sarebbe bello vederli su tante piattaforme”, dice Spencer.
Insomma, pare chiaro che il manager di Microsoft stia tentando, in qualche modo, di sedurre Sony e Nintendo perché si convincano ad ospitare sulle loro macchine anche i servizi Microsoft. Mentre con Nintendo il sentiero sembra maggiormente agevole, la strada per portare Game Pass su PlayStation 5 appare peggio che dissestata. Storia diversa per il mondo mobile. La rivalità con Apple ha condotto all’estromissione di xCloud dallo store degli iPhone. Su Android, invece, nessun problema. Il servizio xCloud, inoltre, è destinato ad arrivare anche su console e PC.
Rimane comunque coerente con il pensiero ribadito più e più volte: Microsoft non è interessata a vendere le console ma, più che altro, aprire le porte del suo ecosistema a quanti più utenti possibili.
E voi cosa ne pensate? Vorreste vedere i servizi Xbox anche su altre piattaforme? Se ci fossero li utilizzereste?
Fonte: Gamereactor