Phil Spencer si è finalmente esposto sul recente aumento dei prezzi di Xbox che, per il momento, va a intaccare solo gli USA ma che inevitabilmente coinvolgeranno anche altri mercati, tra cui l’Italia. Una scelta che il CEO di Microsoft Gaming e della divisione Xbox ha definito sofferta, e che ha tentato di ritardare il più possibile così da non fare un torto ai giocatori. Purtroppo, però, Spencer si è imbattuto in una problematica già evidenziata anche da altri publisher tra cui la stessa Sony, ossia l’aumento dei costi di sviluppo per i Tripla A.
“Il prezzo è un riflesso dei contenuti, delle dimensioni e della complessità tecnica di questi titoli”, spiegò un portavoce di Microsoft a IGN, quando quest’ultima chiese chiarimenti su questa decisione. Affermazione condivisa anche dallo stesso Phil Spencer durante un’intervista concessa al podcast di Second Request.
“Il prezzo è sempre qualcosa di cui siamo consapevoli, così come l’impatto che ha sui nostri consumatori, e ci sono molteplici cose che possiamo prezzare nella nostra piattaforma. Ovviamente ci sono le console, il prezzo dei giochi, delle sottoscrizioni, e considerate le nostre priorità economiche attuali, qualcosa doveva cambiare per continuare a gestire questo business, con l’aumento dei costi che abbiamo avuto”, ha commentato Spencer nel podcast.
Il CEO di Xbox ha poi ribadito che questo trend non è partito da Microsoft, bensì da altre compagnie, a sostegno del fatto che il colosso di Redmond abbia tentato di posticipare il più possibile questa scelta. “Abbiamo tentato di ritardarla il più a lungo possibile, e continuiamo ad apprezzare che il nostro servizio ad abbonamento non sia aumentato, e la Series S è la console current-gen più economica sul mercato, e nel gestire il nostro business, abbiamo deciso di aumentare il prezzo dei giochi retail per i nostri titoli più grossi”, ha concluso, aggiungendo poi come tutto ciò sia necessario per preservare la qualità dei giochi Xbox.
Fonte: Apple Podcast