Xbox Series X e Series S: Microsoft ne avrebbe prodotte meno per spingere sul Cloud

È quanto emergerebbe dalle carte presentate a FTC. La Federal Trade Commission è chiamata a decidere circa l'acquisizione di Activision Blizzard.

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Meno console in circolazione per favorire la crescita del mercato Cloud. Questa è la tesi di FTC dopo la visione di alcune carte interne di Microsoft. Nella fattispecie, lo scambio epistolare tra Phil Spencer (CEO di Microsoft Gaming) e TIm Stuart (CFO di Xbox) lascerebbe intendere come la produzione di Series X e Series S sia stata tenuta a freno volutamente e non dettata solo dalle difficoltà di reperimento dei materiali o gli impedimenti logistici comuni alle altre aziende (la cosiddetta Crisi dei Semiconduttori tra il 2020 e il 2021). Le carte sono state riportate da The Verge.

Nella mail, Spencer pare ammettere che sì, questi fattori abbiano giocato il loro ruolo ma che questo non sia stato determinante come si crede. Alla base della strategia ci sarebbe un dirottamento di risorse dalla costruzione di console da destinare al mercato all’allestimento dei server utili alla tecnologia cloud. Un ‘compromesso’ (così pare chiamarlo Spencer nelle sue mail) per giungere all’obiettivo sperato. Come detto, rinunciare alla vendita di alcuni esemplari di Xbox Series X e Series S per rinforzare le proprie infrastrutture. Ambizioni a lungo termine che non si limitano solo alla vendita di console. Spencer ha più volte ribadito non essere quello il suo interesse primario. Circa l’acquisizione di Activision, a FTC Microsoft dichiara di essere interessata per espandersi soprattutto in campo mobile.

Dalle email emerse in sede di dibattimento, pare che Microsoft fosse convinta di poter competere a un livello superiore rispetto ad Amazon Luna e Google Stadia (che nel frattempo ha chiuso). Nei giorni scorsi, però, Sarah Bond ha dichiarato che le funzionalità Cloud sono le meno sfruttate dagli utenti Xbox che approfittano della possibilità solo per non attendere i tempi di download e installazione.

FONTEThe Verge