Tramite un post su Xbox Wire, Jason Ronald, Director of Program Management per Xbox Series X, ci delucida riguardo la filosofia di Microsoft nei confronti della sua nuova console. Essa consiste nell’offrire un’enorme line-up di titoli sin dal lancio.
Per Microsoft è prioritario preservare i giochi, i progressi e gli obbiettivi, oltre che gli amici e le community create in questi anni tramite le console e i servizi Xbox. Tutto questo transiterà nel modo più semplice e comodo per gli utenti verso la nuova generazione. Ed è per questo che la retrocompatibilità su Xbox Series X sarà una caratteristica di enorme importanza.
La retrocompatibilità è approdata nel 2015 su Xbox One, divendendo subito una delle feature più amate dall’utenza. Essa non permetterà di poter giocare più di 500 giochi della Xbox 360, ma anche i più grandi capolavori della prima Xbox.
Ora, con Xbox Series X, la retrocompatibilità si è evoluta. I giochi verranno ottimizzati per sfruttare al massimo la nuova console, assicurando performance nettamente superiori. Sono state fatte più di 100.000 ore di test e centinaia di giochi sono già giocabili sulla console quest’oggi. Entro il lancio della console, Microsoft stima che si arriverà a 200.000 ore di test per assicurarsi che i giochi siano pronti per i giocatori.
La retrocompatibilità sarà eseguita nativamente dall’hardware di Xbox Series X, sfruttando così la piena potenza della CPU, GPU e dell’SSD. Non ci sarà quindi bisogno di boost mode o down clocking. Ciò significa che un gioco retrocompatibile su Xbox Series X avrà, automaticamente performance ben superiori, frame rate più stabile e risoluzione maggiore rispetto a quanto possa avere su Xbox One. Anche i caricamenti in-game saranno più brevi.
Alcuni titoli potranno beneficiare di miglioramenti aggiuntivi. Avremo una risoluzione aumentata fino al 4K o l’inserimento di un filtro che migliora la qualità finale dell’immagine, elevando il livello del gioco a standard moderni, ben superiori a quelli originali. Anche il frame rate potrà essere raddoppiato, passando dai 30fps originali a 60fps, o addirittura da 60fps a 120fps. La retrocompatibilità di Xbox Series X non sarà quindi solo un modo per non perdere tutti i propri titoli. Ma anche l’occasione perfetta per riviverli alla massima qualità possibile.
Inoltre, Xbox Series X propone un’innovativa tecnologia che ricostruirà l’HDR anche per quei videogame che non la proponevano nativamente. Il tutto è gestito dalla console, non richiederà lavoro da parte degli sviluppatori e non avrà impatto sulle performance del gioco. Anche se i titoli della vecchia generazione non supportavano la gamma HDR, un sistema automatico analizzerà l’immagine per fare in modo di ampliare la gamma cromatica, presentando un’immagine di maggior impatto.
È inoltre confermato che il Quick Resume funzionerà anche con i giochi retrocompatibili. La console sarà, infatti, in grado di ‘memorizzare‘ fino a quattro sessioni di gioco, passando dall’una all’altra in circa 6 secondi. Non si tratta di ricaricare completamente il prodotto ma di essere riportati immediatamente alla schermata in cui ci eravamo fermati, passando da un gioco all’altro come in un sistema multitasking.
Fonte: Xbox Wire