
Il mondo Xbox si prepara ad affrontare una nuova ondata di licenziamenti. Secondo un report pubblicato da Bloomberg, Microsoft starebbe pianificando tagli significativi all’interno della divisione Xbox, come parte di una più ampia riorganizzazione aziendale. I primi provvedimenti dovrebbero iniziare già a partire dalla prossima settimana, anche se al momento non è stato reso noto il numero preciso di dipendenti coinvolti.
A riportarlo è il giornalista Jason Schreier, che ha spiegato come all’interno di Xbox i manager si stiano già preparando a una riduzione del personale definita “sostanziale” e “diffusa in tutto il gruppo”. Nonostante i dettagli ufficiali siano ancora pochi, le fonti interne contattate da Bloomberg lasciano intendere che i tagli saranno ampi e dolorosi, andando a colpire numerosi settori della divisione gaming di Microsoft.
Una nuova ondata dopo mesi di ridimensionamenti
Quella in arrivo non è certo la prima ristrutturazione che colpisce l’industria del videogioco, e Microsoft purtroppo non fa eccezione. A inizio 2023 arrivò un maxi licenziamento di 10.000 dipendenti, pari al 4% della forza lavoro. Nel gennaio 2024, ben 1900 dipendenti legati alle varie divisioni videoludiche dell’azienda furono licenziati. A questi si aggiunsero, nel settembre dello stesso anno, altri 650 lavoratori.
Neanche il 2025 è stato risparmiato. Proprio a gennaio, Microsoft ha confermato una nuova tornata di licenziamenti, anche se in quel caso si parlava di un numero più contenuto. Ma a maggio è emerso che la società ha comunque proceduto con l’eliminazione di circa il 3% della propria forza lavoro complessiva, colpendo quindi anche settori non direttamente legati al gaming.
Pressioni dopo l’acquisizione Activision Blizzard
Le ragioni di questi continui tagli sembrano essere collegate alle crescenti pressioni interne a Microsoft per aumentare la redditività di Xbox, specialmente dopo l’acquisizione di Activision Blizzard, finalizzata nell’ottobre del 2023 per la cifra record di 68,7 miliardi di dollari. Si tratta del più grande affare nella storia dell’industria videoludica, un investimento senza precedenti che, secondo Bloomberg, ha spinto i vertici di Redmond a chiedere margini di profitto sempre più elevati alla divisione Xbox.
Una situazione che mette ulteriormente sotto pressione Phil Spencer e il team di Xbox, chiamati a dimostrare che l’imponente acquisizione non solo abbia senso dal punto di vista strategico, ma possa anche garantire ritorni concreti e sostenibili.
Xbox rivede anche la distribuzione in Europa
A rincarare la dose è stato anche un report pubblicato da The Verge, secondo cui Microsoft avrebbe in programma una ristrutturazione del sistema di distribuzione di Xbox nell’Europa centrale. Una delle fonti consultate ha dichiarato che questo processo potrebbe comportare la cessazione di alcune operazioni Xbox in determinate regioni. Anche se i dettagli rimangono vaghi, l’impressione è che si tratti di un ridimensionamento non solo del personale, ma anche della presenza commerciale in alcune aree del Vecchio Continente.
Uno scenario delicato per il futuro del brand
Il quadro che emerge dalle indiscrezioni di Bloomberg e The Verge è quello di una fase critica per il futuro di Xbox. Dopo aver attraversato un periodo di espansione massiccia culminato nell’acquisizione di Activision Blizzard, Microsoft sembra ora essere entrata in una fase di razionalizzazione delle risorse. I nuovi tagli previsti, uniti alle strategie di ristrutturazione territoriale, potrebbero avere ripercussioni significative sull’ecosistema Xbox, sia dal punto di vista interno che nella percezione pubblica.
Con ogni probabilità, nelle prossime settimane emergeranno ulteriori dettagli su quali divisioni verranno colpite, quante persone saranno coinvolte e quali saranno gli effetti a lungo termine di questa ristrutturazione. Ma una cosa è certa: Microsoft sta ridefinendo il profilo del brand Xbox, e il 2025 potrebbe rappresentare un punto di svolta per tutta la sua strategia videoludica.















