Yo-Kai Watch 2 – recensione

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SOS fantasmi

Insomma, gli sviluppatori hanno voluto fare le cose in grande. Come è grande la nuova mappa di gioco, sempre ambientata nel Giappone contemporaeo. Questa volta, i km calpestabili sono così numerosi che bisognerà spesso spostarsi con i mezzi pubblici e non disdegneremo nemmeno l’opzione dei viaggi rapidi. Del resto, oltre allo scenario urbano, in Yo-Kai Watch 2 Spiritossi e Polpanime avremo anche la necessità di spostarci nelle periferie rurali, per raggiungere l’abitazione della nonna del protagonista. Di più non vi diciamo per non rovinarvi gli sviluppi della trama, ma sappiate che si tratta di una interessante variazione sul tema che si aggiunge alle altre novità portate in dote da questo capitolo.

Gli Yo-Kai vi obbediranno solo se si affezioneranno. Potrebbero anche rifiutarsi di combattere.

Principalmente parliamo di qualcosa come 200 Yo-Kai (ectoplasmi, fantasmi, spettri, mostri… chiamateli come volete, l’importante è acciuffarli come se non ci fosse un domani), diversi intrecci temporali che ci consentiranno di visitare le stesse locazioni anche negli anni ’60, oltre l’inedita possibilità di farsi amici alcuni dei boss del precedente episodio. A questo proposito, chi non ha giocato al primo Yo-Kai non disperi: sfruttando il pretesto che l’eroe ha perso la memoria, la prima ora di gioco sarà un approfondito ma comunque snello tutorial nel corso del quale vi verranno dati tutti i rudimenti necessari.

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8
yo-kai-watch-2-recensione<strong>PRO</strong><br> Mappe grandi, ricche di cose da fare <br> Combattimenti più dinamici e strategici <br> Modalità multiplayer a 4 giocatori <br> <strong>CONTRO</strong><br> Il livello medio di sfida pare rivolto ai giocatori più giovani <br> Poteva essere approfondito il sistema di relazione con gli spettri<br>