Un’insolita avventura
Alzino la mano i possessori di PS Vita delusi dal trattamento che Sony ha riservato a quest’incompresa console portatile. Eccone uno, eccone un altro. Dalle nostre parti, il piccolo mostro portatile è sempre meno diffuso e gli scaffali coi giochi ad essa dedicata nei negozi sono sempre più relegati a degli angoli. Situazione diversa in Giappone, paese nel quale, complice anche uno stile di vita più frenetico, le console portatili hanno ancora un buon mercato.
Questo si traduce ovviamente nel fatto che alcuni sviluppatori del Sol Levante credano ancora nel progetto PS Vita. In questo articolo parleremo di Yomawari: Night Alone, titolo sviluppato da Nippon Ichi Software e pubblicato dalle nostri parti da NIS America. Per dovere di cronaca, segnaliamo che il gioco sarà disponibile anche su Steam, ma nella nostra recensione ci concentreremo esclusivamente sulla versione portatile.
La trama ci è piaciuta e ci ha tenuti incollati al piccolo schermo di PS Vita come in pochi altri casi.
Yomawari: Night Alone ci mette nei panni di una bambina di 11 anni, impegnata a cercare Poro, il suo fido cane. La faccenda si fa sempre più complicata dopo che anche la sorella della protagonista si mette alla ricerca dell’animale. La città è infatti infestata da mostri e abomini di ogni genere e avremo una sola notte a disposizione per trovare nostra sorella e il cane, in un’avventura che rende omaggio ai survival horror di una volta.
Al solito, onde evitare spoiler, non vi diciamo altro riguardo la trama, possiamo solo dirvi che ci è piaciuta e ci ha tenuti incollati al piccolo schermo di PS Vita come in pochi altri casi. La storia si dipana in sette capitoli, per una durata complessiva di 5-6 ore. Questo valore aumenta nel caso in cui si voglia esplorare la città dopo il finale, così da trovare tutti gli oggetti e puntare eventualmente al trofeo di platino.