Yooka-Laylee – Hands On

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Un mondo ricco


Conclusa la spiegazione entriamo finalmente nel primo mondo di gioco saltando dentro un grosso libro. Questo mondo è chiamato “Tribal Stack Tropics”, che, come il nome lascia supporre, è un’isola verdeggiante dal clima tropicale. Il livello ci offre una libertà d’esplorazione davvero ampia, non incastrando il giocatore in un binario da seguire, ma lasciandolo vagare liberamente in lungo e in largo a caccia di segreti. Una volta addentratici maggiormente nell’area, realizziamo di avere l’imbarazzo della scelta riguardo le cose da fare. Sparsi per il livello, infatti, oltre alle solite piume (che in questo gioco prendono il posto delle classiche monete), troviamo diverse sfide e minigiochi, spesso attivati parlando con uno dei bizzarri personaggi presenti nell’area.

Yooka-Laylee è pieno di personaggi buffi e minigiochi

Nella nostra esperienza, abbiamo incontrato una nuvola che ci ha sfidati in una gara di velocità su un percorso a ostacoli, un esploratore scheletrico dentro un pentolone, che abbiamo dovuto difendere dall’assalto di diversi nemici, e di nuovo Trowzer che, ci ha ancora una volta offerto la possibilità di comprare nuove mosse, come ad esempio una specie di colpo sonar utilizzato per attivare interruttori segreti, oppure (e noi abbiamo scelto proprio questa) il body slam, con cui schiacciare nemici e soprattutto risolvere un enigma ambientale posizionato nelle vicinanze. In questo enigma abbiamo dovuto schiacciare nella giusta sequenza dei simboli su una superficie quadrata, sorvegliata da una specie di telecamera che sparava raggi laser ogniqualvolta fossimo entrati nel suo campo visivo. Risolto l’enigma, abbiamo guadagnato una nuova Pagie. Da quel che abbiamo potuto vedere, gli enigmi ambientali propongono una certa varietà: quelli in cui ci siamo imbattuti erano sempre diversi l’uno dall’altro, forse non completamente originali per un veterano del genere, ma sempre godibili.

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