AMD ha deciso di tagliare i prezzi di una delle sue CPU di punta, ovvero Ryzen 9 3900X. Si tratta di una CPU basata su architettura Zen2 e fabbricata con processo a 7nm. Ha 12 core e 24 thread, oltre 70MB di cache complessiva e frequenza fino a 4.6GHz in modalità Boost. Insomma una bomba di CPU, che tanti appassionati hanno scelto per i propri sistemi top di gamma, per giocare e lavorare con prestazioni al top. La mossa arriva in risposta alla prima ondata di recensioni sui nuovi processori Core di 10a generazione di fascia desktop, che Intel aveva annunciato a fine aprile. Il responso è stato unanime: il Core i9-10900K è esattamente ciò che Intel aveva dichiarato, ossia il processore per gaming più veloce al mondo. E questo nonostante sia ancora basato su un processo produttivo a 14nm. Intel è infatti riuscita a spremere al massimo l’architettura Core e il processo produttivo ormai collaudato, ottenendo frequenze in Turbo fino a 5.3GHz e prestazioni che – disattivando il blocco sul TDP e quindi al prezzo di consumi più elevati – bruciano qualsiasi altra CPU in circolazione. Al punto che questo processore, pur con soli 10 core riesce in tanti casi a tenere testa o superare Ryzen 9 3900X che di core ne ha 12. Ad AMD non restava che giocarsi l’arma del prezzo per ribadire la convenienza della propria soluzione.
Facciamo presente che al momento i Core i9 di 10a generazioni sono proposti a un prezzo nettamente più alto di quello di listino suggerito da Intel e che collocherebbe queste CPU come dirette concorrenti dei Ryzen serie 3000. Ugualmente però AMD ha optato per un riposizionamento strategico, che pone il Ryzen 9 3900X sulla stessa fascia di prezzo di Core i7-10700K, ossia 410 $ (per quantitativi di 1000 pèzzi), mentre il top di gamma Core i9 10900K ha un prezzo suggerito di 489$ (sempre per quantitativi di 1000 pezzi), ma come dicevamo si trova online anche a più di 700€ di costo…
Ricordiamo che i nuovi processori Intel Core integrano anche una componente grafica, a differenza di quelli AMD. L’iGPU non ha sicuramente prestazioni adatte al gaming di fascia alta, quindi questa componente trova ragion d’essere principalmente sui notebook ultrasottili, in cui la prestazione grafica è secondaria rispetto all’autonomia. Di contro l’iGPU offre la tecnologia Intel QuickSync che accelera funzionalità multimediali di compressione e decodifica dei video, risultando molto utile nell’ambito dell’editing video. I modelli di Intel Core privi di grafica integrata sono contrassegnati dalla lettera F alla fine della sigla. Ad esempio Core i7 10700KF è la versione senza grafica integrata e ha un prezzo di listino inferiore di circa 20$ a quella con iGPU.
I processori Intel Core di 10a generazione segnano anche l’introduzione di un nuovo socket, ossia LGA1200, che sostituisce il precedente LGA1151 usato dalle CPU Intel Core di 8a e 9a generazione. Per aggiornare il proprio PC alle nuove CPU Intel è dunque necessario acquistare una nuova scheda madre. Al contrario AMD utilizza da anni il socket AM4 per le proprie CPU. Socket che accompagna Ryzen fin dalla sua introduzione nel 2017. E per quanto non tutti i chipset basati su socket AM4 garantiscano piena compatibilità con le tre generazione di Ryzen è indubbio l’impegno dell’azienda di Santa Clara nell’offrire ai propri utenti più continuità possibile, tutelandone gli investimenti. Come appare evidenti anche dal recente dietrofront circa la compatibilità dei futuri Ryzen 4000 con le attuali schede madri basate su chipset AMD serie 400.
Numerosi produttori hanno annunciato schede madri basate sul nuovo chipset Intel Z490, tra cui ASUS.
Il nostro commento a questa notizia può essere solo uno: la (buona) concorrenza fa bene al mercato. Ricordatelo sempre!
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Fonte: TechPowerUp