Secondo Daniel Ahmad, la mossa fatta di recente da parte di Sony non era inaspettata. Per l’analista di Niko Partners, l’azienda trarrà molto vantaggio nel rendere le proprie esclusive fruibili anche su PC.
Ahmad, su Twitter, scrive che: “C’era da aspettarselo, ad essere onesti. Molti dei titoli first party di Sony vengono finiti e mai più ripresi. In questo modo, invece, Sony può monetizzare tutto il suo vecchio catalogo su PC, permettendo a chi non possiede una Playstation di godere di questi franchise. Ciò può anche incentivare l’acquisto di PS5 per coloro che vogliono godere dei seguiti“.
Ahmad non ha tutti i torti: se io utente PC volessi giocare ai seguiti di, per esempio, God of War, dovrei per forza di cose acquistare una console. Non è detto che il gioco arrivi su Windows, o, perlomeno, non nell’immediato.
L’analista poi continua, affermando che: “Sony non perde niente mettendo tutto il suo vecchio catalogo, anche perché hanno già raggiunto il loro picco massimo di vendite su PS4. In più, l’architettura della console è basata su x86, quindi fare un porting non è così difficile come per altri videogiochi più datati. Sony non vede il PC come la concorrenza“.
Per dare ulteriore manforte alla propria tesi, Ahmad fa notare come la stessa Microsoft abbia avuto successo con una strategia simile. Halo The Masterchief Collection, Microsoft Flight Simulator e Sea of Thieves sono nella top 40 dei giochi più venduti su Steam nel 2020.
“Questi giochi sono riusciti a rientrare nella top 40 di Steam nel 2020, nonostante ci sia anche il Game Pass. Una mossa del genere permette anche di arrivare in altri mercato dove il gaming su PC è più forte di quello su console, come Cina e Corea del Sud“, conclude.
Fonte: Twitter