Quando si è parlato di un gioco due volte più grande del predecessore, non si scherzava. Santa Monica ha appena confermato quanto effettivamente vasto sia il mondo di God of War Ragnarok.
La mitologia nordica, come ben sapete, comprende nove regni ultraterreni collegati tra loro dall’Albero del Mondo. Nel gioco originale abbiamo già potuto viaggiare tra alcuni di essi, mentre i rimanenti erano bloccati dalle divinità. Vi farà piacere sapere che, a questo giro, non avremo alcun limite nei viaggi.
Certo, c’era da aspettarselo considerato come God of War Ragnarok punti a essere il finale della storia. Era obiettivamente l’unica occasione per permettere ai giocatori di visitare ogni anfratto del suo mondo. Quello che sorprende, però, è come anche i Regni già visto nel primo capitolo saranno riesplorabili. E non aspettatevi un semplice copia-incolla.
“Viaggiare verso ognuno dei Nove Regni, ci ha dato la possibilità di trasformare in nuovo ciò che era vecchio“, ha infatti detto il director Eric Williams. “Anche i Regni in cui siete già stati sono cambiati, a causa del Fimbulwinter. Ciò non significa che ogni ambientazione sarà innevata, comunque. Il nome dell’evento può confondere. Il Fimbulwinter cambia ogni Regno in maniera unica. Midgard è però l’epicentro del cataclisma, ed è completamente ghiacciato“.
Il Fimbulwinter, per chi non lo sapesse, è l’inverno lungo tre anni che anticipa il Ragnarok, la battaglia finale tra dèi e Giganti. La morte di Baldur nel capitolo precedente ne è l’evento scatenante, e anche nel trailer di presentazione di God of War Ragnarok possiamo riconoscere alcuni luoghi familiari in versione glaciale (come il Lago dei Nove).
In ogni caso, God of War Ragnarok non mira a rivoluzionare la serie ma semplicemente migliorarla. Sarà un seguito spirituale in tutto e per tutto del reboot del 2018, e ne porterà avanti la filosofia nella maniera più pura possibile.
Fonte: IGN