Nelle scorse settimane l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria aveva accolto la richiesta di WindTre di indagare ed eventualmente procedere contro iliad a causa di alcuni spot ritenuti ingannevoli. Sotto la lente di ingrandimento, l’offerta fibra a 5Gigabit al secondo che, secondo l’accusa, non era spiegata ai consumatori in maniera sufficientemente chiara. L’Istituto, in un primo momento, aveva disposto il blocco del materiale pubblicitario in questione. La disposizione è subito stata recepita da iliad. Le motivazioni a supporto della decisione non erano state immediatamente spiegate dall’organo competente che, nelle scorse ore, ha approfondito la vicenda con una nota.
In particolare, il Giurì ha espresso la sua perplessità sull’uso del termine ‘velocità‘. Stando alla nota informativa, tale velocità non è raggiungibile indistintamente per tutti i dispositivi collegati alla rete. Spesso, infatti, la velocità effettiva concessa dai dispositivi connessi è limitata a 2.5 Gigabit al secondo. Al termine velocità sarebbe stato preferibile utilizzare quello di ‘capacità‘. La rete iliad cioè è capace di viaggiare a 5Gbit/s. Non tutti i dispositivi sono in grado di supportare tale velocità.
“Il concetto di ‘velocità’ risulta utilizzato in modo fuorviante. Comunemente, e a prescindere dal suo livello di conoscenza in materia, il consumatore tende ad associare la velocità non alla capacità di portata della fibra rispetto al segnale trasmesso nel tempo, ma piuttosto alla quantità di bit utilizzabili con il dispositivo utilizzato nel singolo momento.” Questa parte della nota della giuria.
Secondo quanto emerso, dunque, è proprio la poca chiarezza della terminologia ad avere provocato la scelta del Gran Giurì. I termini economici dell’offerta non c’entrano. Dopo le doverose spiegazioni, iliad ha pubblicato una nota con la quale accusa WindTre di avere abusato della sua posizione e degli strumenti giuridici per rallentare la concorrenza.
“La comunicazione iliad è orientata a fornire le info tecniche in modo completo e semplice, proprio al fine di non complicarne ulteriormente la comprensione. Inoltre, la scelta dell’operatore di comunicare sempre in modo chiaro, lo posiziona in modo molto più trasparente rispetto a competitor che dimostrano ancora una volta di agire con la sola volontà di screditarne l’azione“. Questo il commento di iliad.
Fonte: IAP