Diablo Immortal è senza ombra di dubbio un titolo che negli ultimi giorni sta facendo discutere molto di sé. Il gioco, come buona parte dei free-to-play, infatti presenterebbe un sistema di microtransazioni particolarmente invasivo.
Nonostante sia stato dimostrato che per portare il proprio personaggio dal livello zero al livello massimo servano circa 110.000 dollari molti giocatori non si sono scoraggiati e hanno continuato tranquillamente la loro avventura nel mondo creato da Blizzard generando in sole due settimane ricavi stratosferici grazie ai tanto criticati acquisti disponibili in-game.
Infatti secondo il sito di monitoraggio AppMagic gli oltre cinque milioni di utenti che hanno scaricato il gioco avrebbero già generato un guadagno di oltre 24 milioni di dollari, una cifra stratosferica se si tiene in considerazione che Diablo Immortal è disponibile solamente dal 2 giugno 2022.
Il 43% degli acquisti in-app sarebbero stati effettuati da giocatori negli Stati Uniti, il 23% in Corea del Sud mentre l’8% e il 6% rispettivamente in Giappone e in Germania.
Nonostante questa piccola parentesi free-to-play Blizzard Entertainment è già corsa ai ripari rassicurando i fan della storica serie. Adam Fletcher, community manager della compagnia, ha infatti confermato che Diablo 4 sarà un titolo a prezzo pieno studiato appositamente per console e PC, dove le microtransazioni saranno esclusivamente legate ad elementi estetici o grandi espansioni.
“Diablo 4 sarà un titolo a prezzo pieno studiato appositamente per il pubblico console e PC. Il gioco è enorme è ci saranno tonnellate di contenuti che verranno pubblicati dopo la release. Quelli a pagamento saranno solo elementi cosmetici o espansioni maggiori“, queste le parole di Fletcher.
Sapevate invece che Diablo Immortal non è stato pubblicato in Olanda e Belgio? Le loot box presenti all’interno del gioco sarebbero infatti contro la legge in questi paesi e proprio per questo motivo non è stato possibile per Blizzard rendere disponibile il gioco.
Fonte: PCGamesN