Chris Hemsworth, l’attore australiano divenuto celebre per aver dato il volto a Thor nella fortunata serie di film del Marvel Cinematic Universe, ha spiazzato tutti affermando che durante le riprese del suo ultimo film “Limtless” si è sottoposto a degli esami clinici, venendo a conoscenza di una predisposizione all’Alzheimer, e per tale motivo per un periodo di tempo non ancora definito si ritirerà dalle scene, smettendo di recitare.
“È una cosa che mi ha portato a volermi prendere un po’ di tempo. Dal momento in cui ho concluso lo show, ho portato a termine ogni progetto per cui avessi firmato un contratto” ha proseguito Chris, tenendoci a specificare come abbia comunque portato a termine tutti i lavori in cui era al momento coinvolto e vincolato da un contratto di lavoro. Il dubbio resterà per i progetti futuri, soprattutto per quelli del Marvel Cinematic Universe, dove le avventure di Thor sembrano ancora ben lontane dalla loro conclusione, come visto in Thor: Love and Thunder.
Chris Hemsworth ha voluto sottolineare come non gli sia stato diagnosticato l’Alzheimer, ma che gli è stata riscontrata solo una predisposizione genetica alla possibilità di contrazione. Al momento, quindi, non sta rassegnando le sue dimissioni ufficiali dal mondo della recitazione, ma solo prendendosi un pausa.
“Non sto rassegnando le dimissioni, non smetto di recitare”. ha affermato “Adesso voglio tornare a casa e passare più tempo con mia moglie e con i miei figli”.
Parole con le quali non possiamo che essere d’accordo, e augurare a Chris di poter tornare quanto prima a vestire i panni dell’eroico dio del tuono e riprendere attivamente a lavorare in tutti i futuri progetti cinematografici con una maggior serenità per la propria salute.
E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti. In marzo una decisione definitiva l’aveva presa invece Bruce Willis. L’iconico interprete di tanti film d’azione ha deciso per il ritiro dalle scene a tempo indeterminato. Il motivo da rintracciare nell’avanzare della sua afasia.
Fonte: IGN