PlayStation 6: Sony punta sulla potenza hardware. Il cloud non sostituirà presto le console

PS5 Pro PlayStation 5 Pro Sony

Con il quinto anniversario di PS5 ormai alle porte, Sony ha colto l’occasione per riflettere su ciò che verrà. Durante una recente presentazione aziendale, alcuni dei dirigenti più importanti della compagnia, tra cui il presidente e CEO Hideaki Nishino, hanno condiviso la visione strategica legata al futuro dell’ecosistema PlayStation. Tra i temi trattati, ha trovato spazio anche una questione cruciale: in un’epoca in cui il cloud gaming continua a migliorare, ha ancora senso puntare su una nuova generazione di console come PlayStation 6?

Sony: Il cloud gaming cresce, ma i limiti restano

Nishino ha spiegato che, pur riconoscendo i progressi tecnologici del cloud gaming, ci sono ancora ostacoli significativi che ne limitano la diffusione su larga scala. In particolare, la stabilità delle connessioni di rete – elemento fuori dal controllo diretto di Sony – rappresenta un punto debole. Una dichiarazione totalmente opposta a quella del President of Gaming di Netflix.

Secondo il dirigente, il gioco in streaming rappresenta oggi una valida opzione per l’accesso ai contenuti, ma la maggioranza degli utenti continua a preferire l’esecuzione locale dei giochi, ovvero tramite supporti fisici o download direttamente sulla console. Un approccio che garantisce una qualità più stabile e che, secondo Nishino, è ancora al centro dell’esperienza PlayStation.

PS5 e PS5 Pro confermano la centralità del gaming tradizionale

A sostegno di questa visione, Nishino ha citato il successo di PS5 e PS5 Pro, che hanno dimostrato come il pubblico rimanga fortemente legato alla modalità di gioco classica. L’evoluzione del cloud non ha quindi soppiantato la richiesta di hardware dedicato, bensì si è affermata come un’opzione aggiuntiva, utile ma non sostitutiva.

PS6: una nuova generazione in fase di valutazione

Sulla possibile uscita della prossima console PlayStation, Nishino ha preferito non sbilanciarsi. Ha sottolineato, però, come il business delle console si sia trasformato in una piattaforma complessa e ricca di sfaccettature, capace di coinvolgere un vasto ecosistema di utenti, tra PS5 e la precedente generazione PS4. Nonostante il riserbo, Sony conferma che la progettazione del futuro hardware è già una priorità, con l’obiettivo di offrire modalità sempre nuove e migliorate per interagire con giochi e servizi.

Le tempistiche? Non prima del 2028

Secondo Shuhei Yoshida, ex dirigente di PlayStation, l’arrivo della nuova console potrebbe realisticamente collocarsi attorno al 2028. Una previsione in linea con i cicli storici delle console, che oggi tendono a durare circa sette anni. Per ora, dunque, la nuova generazione resta lontana.

Nel frattempo, si è parlato anche della collaborazione con i produttori di chip: nel 2024 si era diffusa la voce di un possibile accordo con Intel per i componenti della futura PlayStation 6, ma alla fine Sony avrebbe scelto di proseguire con AMD, partner storico della casa giapponese. La console next-gen, ipotizza Digital Foundry, potrebbe essere dotata di 24GB di RAM col fine di supportare il machine learning.

Fonte: Sony

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