Dura opposizione da parte del gruppo di investimento Strategic Organizing Center (abbreviato SOC) nei confronti del processo di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. L’ingresso dell’azienda guidata da Bobby Kotick alla corte degli studi gestiti da Phil Spencer è subordinato alla votazione del consiglio di amministrazione e degli shareholders di Activision Blizzard che dovranno esprimersi a fine aprile. Perché l’affare possa procedere è necessario un voto favorevole dalla maggioranza degli investitori.
A loro, SOC Investment Group ha chiesto di opporsi alla manovra. La motivazione dietro la richiesta risiede, secondo il portale Video Game Chronicles, nel rischio che si cela dietro l’operazione. SOC afferma che, qualora l’affare andasse in porto “Activision Blizzard perderebbe la possibilità di farsi valorizzare per quanto dovrebbe oltre che rinunciare a molti possibili guadagni futuri”. Insomma, quello di SOC è un appello teso alla salvaguardia degli interessi degli shareholder.
Non è la prima volta che SOC si esprime su Activision Blizzard. Nei mesi scorsi è arrivata una dura critica da parte del gruppo a causa delle tempeste giudiziarie che hanno investito Activision Blizzard e che hanno permesso a Microsoft di assicurarsi un accordo molto vantaggioso. L’operazione finanziaria rimane sotto la lente d’ingrandimento della Federal Trade Commission degli Stati Uniti. Una indagine di routine quando gli affari sono di tale portata. Lo scorso novembre, a seguito delle accuse di molestie sessuali mosse da alcune dipendenti a diversi colleghi e membri del gruppo dirigenziale, SOC aveva chiesto le immediate dimissioni del CEO Bobby Kotick e dei dirigenti Brian Kelly e Robert Morgado.