Ci siamo, i giochi ormai sono fatti! Questo 1 settembre 2020 rappresenterà un giorno importante per la rete internet italiana. Da oggi infatti si entra ufficialmente nel futuro con l’accordo tra lo Stato e i principali gestori della rete internet nostrata, tra cui spicca su tutti TIM. Infatti da oggi inizieremo a dire gradualmente addio all’ADSL e dare il benvenuto alla Fibra Ottica in tutta Italia.
La nostra nazione purtroppo non spicca di certo sul fronte digitale, l’indice di digitalizzazione europea DESI ci vene al 25esimo posto su 28 stati. Ad oggi solamente il 30% degli utenti ha accesso alla fibra, quindi diventa fondamentale portare la rete anche nelle aree rurali. Un gestore unico guidato dal pubblico permetterebbe di sviluppare un’infrastruttura necessaria per il futuro anche nei territori in cui i piccoli gestori privati non metterebbero piede.
In tarda serata ieri si è concluso l’incontro tra il consiglio di amministrazione di TIM e Cassa Depositi e prestiti. Incontro che si è concluso con l’accordo tra TIM e lo stato italiano per la realizzazione di una rete unica nazionale in fibra ottica che porterà la banda larga in tutte le case d’Italia.
Il primo passo è la fondazione della società ‘FiberCop‘, sotto la quale verranno unite le reti di TIM, Open Fiber e Fastweb. Allo stato attuale il progetto è finanziato dal fondo statunitense Kkr che ha investito 1,8 miliardi di euro per ottenere il 37,5% del capitale, il 58% è in mano a TIM e il restante 4,5% è di Fastweb (questo prima dell’acquisizione di Open Fiber controllata al 50% dalla società elettrica Enel). Procedura che avrà termine nei prossimi mesi ed entro il primo trimestre del 2021 al massimo.
Al termine della costituzione della società, TIM controllerà il 50,1% del gruppo allo scopo di evitarne la frammentazione e garantirne la stabilità. E la governance sarà gestita in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti che ne garantirà l’imparzialità e la terzietà.
Questo però è solamente un primo passo che sarà affiancato anche dalla diffusione della rete di telefonia mobile 5G, nonostante le insensate proteste che scoppiano di tanto in tanto.