I problemi sono cominciati già a marzo ma secondo Sogei, l’agenzia che si occupa della sicurezza dei nostri portali aveva rassicurato tutti. Ora, invece, il gruppo di hacker russi Lockbit dichiara di aver messo in scacco i server della Agenzia delle Entrate sottraendo circa 78GB di dati. Diversi dati sensibili pare siano ora in mano loro.
Dopo avere rivendicato l’azione, il gruppo Lockbit, adesso, dichiara di esser pronto a fornire le prove che l’attacco ha avuto successo. Secondo alcune fonti, è stato chiesto un riscatto. All’Agenzia delle Entrate sarebbe anche stato dato un Ultimatum per adempiere al pagamento: 5 giorni prima che tutti i dati finiscano online alla mercé di acquirenti malintenzionati.
La procura di Roma, intanto, ha aperto un’inchiesta. Sulla faccenda – e sulle possibili soluzioni – accanto ai procuratori, indaga la Polizia Postale. Nemmeno troppo tempo fa, il gruppo Killnet – altro collettivo di hacker provenienti dalla Russia – aveva invece espresso le sua congratulazioni per le difese messe in campo dai siti delle pubbliche istituzioni italiane. Così, questa volta, non è andata. I server, gestiti da Sogei, sono stati bucati. Non è chiaro se i documenti di cui sono venuti in possesso siano semplici contatti o altri rapporti tra privato cittadino e pubblica istituzione che possano potenzialmente contenere altri dati ancor più sensibili dei singoli utenti.
Fonte: DDAY – Corriere della Sera