Arleen Sorkin, ci ha lasciati. È stata la storica voce di Harley Quinn. DC si ispirò a lei per la villain

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Arleen Sorkin non c’è più. La storica attrice, voce nonché fonte d’ispirazione per Harley Quinn, è morta il 24 agosto all’età di 67 anni. Le notizie sulla sua tragica scomparsa sono iniziate a circolare già da un po’ di ore, ma la conferma è arrivata dai post di alcuni suoi colleghi, come Jim Cummings e Mark Hamill, quest’ultimo noto per essere la voce del Joker in decine di prodotti differenti.

Mi devasta scoprire che abbiamo perso la geniale Arleen Sorkin. Non era solo un’attrice meravigliosamente talentuosa, ma anche una persona meravigliosa. Sono grato non solo di aver lavorato con lei, ma di esserle stato amico”, ha scritto Mark Hamill sul proprio profilo Twitter. I due attori hanno condiviso la sala di doppiaggio per circa un decennio e le loro voci sono iconiche non solo negli USA, ma in tutto il mondo.

La genesi del personaggio di Harley Quinn deve molto ad Arleen Sorkin. Fu infatti una sua particolare interpretazione nei panni di Calliope Jones né Il tempo della nostra vita, dove era vestita come un pagliaccio, a far scattare la scintilla in Paul Dini e concepire quella che poi sarebbe diventata una figura di rilievo nella vita del Joker, grazie anche a una relazione che definire tossica è riduttivo. Arleen fu anche la prima a doppiare il personaggio.

Anche Jim Cummings si unisce al cordoglio: “Riposa in pace Arleen Sorkin, la voce originale di Harley Quinn. Hai aperto la strada a un’intera generazione e non dimenticherò mai il tempo trascorso a lavorare insieme”.

Non potevano mancare i messaggi dei fan, accompagnati da alcune interpretazioni dell’attrice, capace di rendere il personaggio di Harley ricco di sfumature. “Arleen Sorkin ci ha dato tantissime performance meravigliose come Harley, ma credo che la sua miglior interpretazione sarà sempre Harley’s Holiday. Lei e Kevin Conroy (storica voce di Batman, purtroppo anch’essa scomparsa, NdR) sono così grandiosi in questa scena“, scrive un fan. “La capacità di Sorkin di combinare quella follia contorta con sprazzi di tristezza è la chiave che che fa funzionare così bene il personaggio”, ha scritto invece un altro appassionato.

Fonte: IGN