Assassin’s Creed: Le quest secondarie furono un’idea del figlio di Yves Guillemot

Assassin's Creed
Banner Telegram Gametimers 2

Un retroscena alquanto bizzarro, sullo sviluppo del primo capitolo di Assassin’s Creed, è emerso su Twitter in queste ore.

Charles Rendall, Al Designer del capostipite della più celebre saga targata Ubisoft, ha infatti spiegato su Twitter come il primo capitolo della saga non prevedesse quest secondarie e di come queste siano state aggiunte all’ultimo, pochi giorni prima dell’uscita, su consiglio di un bambino, il figlio del CEO Yves Guillemot.

Dopo aver giocato una prima versione del gioco, il figlio di Yves Guillemot dichiarò che il gioco era noioso e privo di sufficienti attività da svolgere. Fu allora che il team prese la drastica decisione di inserire contenuti e attività secondarie. Peraltro questa operazione venne affidata a una piccola squadra di 5-6 persone, tra cui lo stesso Rendall.

Fu un lavoro impressionante che richiese di creare nuovo materiale da integrare all’interno del gioco, che sarebbe entrato direttamente in produzione. Fu così che nacquero i famosi filler del primo Assassin’s Creed. Attività riproposte anche in seguito, come i collezionabili da raccogliere in giro per la mappa e le uccisioni facoltative di alcuni templari che non rientrano nella storia principale.

Fu una sorta di missione impossibile, che tuttavia ebbe successo. Eccezione fatta per un paio di imprevisti citati da Randall. Un bug impedisce infatti in taluni casi di ultimare al 100% le missioni legate ai Templari. Mentre l’avere due controller collegati potrebbe causare la comparsa a schermo di due Assassini. Di quest’ultimo, in particolare, lo sviluppatore si assume la (probabile) responsabilità!

Rimanendo in tema Assassin’s Creed, ricordiamo che Valhalla, ultimo capitolo della saga offrirà trame profonde anche all’interno delle side quest. Il nuovo capitolo della più iconica serie targata Ubisoft ci metterà nei panni del capo vichingo Eivor. Partendo dalle gelide terre norrene, avrà il compito di condurre il suo popolo in Inghilterra, con lo scopo di trovare una nuova terra dove insediarsi e proliferare. Inoltre Ubisoft ha rivelato che la mappa sarà addirittura più grande di quella presente in Assassin’s Creed Odyssey.

Charles Rendall ha svelato come l’inserimento delle attività secondarie in Assassin’s Creed sia merito del figlio del CEO.

Fonte: Eurogamer