L’Attacco dei Giganti è un’opera maestosa, e per buona parte dell’opera a catturare la scena sono proprio i giganti. Questi esseri, dall’aspetto grottesco e dal corpo nudo e privo di qualsiasi apparato riproduttivo, sono diventati iconici in un baleno. A quanto pare, però, in Malesia sono leggermente diversi da come li conosciamo, e forse con più senso del pudore (?).
Da pochi giorni circolano infatti screen e foto dell’opera di Hajime Isayama provenienti dalla rivista malese Kreko, che ha pubblicato l’opera fino al dicembre del 2018. In tale foto si vedono, appunto, i giganti indossare… biancheria intima.
Il motivo di tale, strano, accorgimento? Pura e semplice censura imposta dalla legge locale, a quanto pare. Questa censura mira, ovviamente, a corprire le nudità dei giganti, per quanto sia una cosa effettivamente poco sensata.
L’Attacco dei Giganti, dopotutto, è pensato per un pubblico decisamente maturo (sebbene parta come un semplice shonen), che di certo non dovrebbe scandalizzarsi per un sedere di fuori. Sono decisamente altre le scene disturbanti, tra cui scene di violenza decisamente esplicita o veri e propri crimini di guerra (a cui stiamo assistendo nell’anime proprio ora).
A destare ancora più perplessità, però, è che i giganti non abbiano effettivamente un apparato riproduttivo. Essi sono infatti privi di genitali, e ad eccezione del Gigante Femmina sono pure privi di qualsiasi caratteristica che possa identificarne il sesso.
Nessun gigante sembra sfuggire a tale, nefasto, destino. Che sia il Gigante Martello, il Gigante che Avanza o addirittura il Gigante Colossale, c’è una mutanda per tutti. Sorte leggermente diversa per il Gigante Femmina, dotata di un bikini in puro stile anni 50. Scelta giustissima, non sia mai che si vedano i sensuali addominali con muscolatura esposta, no?
In ogni caso, questa scelta stranisce abbastanza, soprattutto considerando i toni fortemente maturi di cui è caratterizata l’opera, tra cui scene decisamente cruente. E voi, che ne pensate? Nel frattempo, avete visto il Gigante Martello e il distretto di Shiganshina ricreati su Minecraft? E soprattutto, avete visto il, triste, ottavo episodio?
Fonte: Anime Senpai