Con Call of Duty, su YouTube non si guadagna più

Come molti di voi già sapranno, negli ultimi mesi YouTube si è lanciato in un’opera di rinnovamento dei propri criteri di monetizzazione.

I contenuti poco family-friendly non sono più visti di buon’occhio dagli sponsor e, per questo motivo, un grande numero di YouTuber fatica a portare a casa la pagnotta. I più sfortunati, per la cronaca, sembrano essere coloro che trattano esclusivamente di Call of Duty.

Già in passato vi abbiamo parlato della questione intavolata dal Wall Street Journal: varie pubblicità di aziende famose si ritrovavano loro malgrado all’inizio di video razzisti, carichi d’odio o anche semplicemente volgari.

La Adpocalypse – questo il nome con cui la catena di eventi è conosciuta – ha lasciato tantissimi volti noti senza alcuna possibilità di guadagno e con un’unica, radicale opzione: ricostruire da zero la propria immagine e trasformare loro stessi in “prodotti per famiglie”.

L’utenza colpita maggiormente, come dicevamo, è stata proprio quella di Call of Duty. Sono in molti gli Youtuber che lamentano entrate prossime allo zero, da due mesi a questa parte, sui video relativi alla saga Activision. YouTube ha consigliato loro di cambiare tema ma, dopo una fama costruita su quest’unico pilastro, non è affatto facile.

I video violenti, anche se non tratti da avvenimenti reali, sono il bersaglio primario di questo cambiamento e l’annuncio di un episodio ambientato nella Seconda Guerra Mondiale non ha affatto aiutato.

“All’inizio, pensavo che la questione non avrebbe colpito anche i giocatori, perché ovviamente i videogiochi non sono la realtà, ha infatti spiegato PrestigeIsKey, Youtuber da più di un milione di iscritti.

“I miei video sulla modalità zombie di WWII, però, non possono essere monetizzati. Altri video sono stati colpiti allo stesso modo perché trattavano di guerra, o perché mostravano gameplay di CoD: WWII. Cioè, davvero i videogame sono così realistici, secondo loro?”

Il pubblico vuole notizie su WWII ma sembra che nessuno YouTuber, ora come ora, sia disposto ad accollarsi questo fardello.

Lo stesso PrestigeIsKey ha fatto una prova, registrando un video in cui parlava della data di scadenza del suo latte in frigo e mettendo i guadagni a paragone con uno su CoD WWII. Nonostante il gioco abbia racimolato il triplo delle visualizzazioni, gli ha permesso di guadagnare quattro volte meno.

Per qualcun altro, invece, è l’occasione perfetta per “trovare un lavoro vero”. 402THUNDER402, ennesimo Youtuber esperto di Call of Duty, ha infatti commentato così:

La festa è finita. Spero che gli YouTuber abbiano almeno messo da parte un po’ di soldi, nel frattempo”.

Fonte