Un report di Game Industry dipinge un quadro preoccupante per CD Projekt Red. La compagnia polacca, responsabile della realizzazione di capolavori come The Witcher 3 Wild Hunt e impegnata a terminare i lavori su Cyberpunk 2077, ha perso un quarto del suo valore di mercato. Il prezzo delle azioni di CD Projekt Red è sceso del 25% in appena due mesi.
Il picco era stato raggiunto attorno a fine agosto con l’annuncio di un nuovo gioco mobile ispirato all’immaginario di The Witcher. A fine estate, il valore di mercato della compagnia si era assestato sui 42,4 milirdi di Zloti, l’equivalente di 9,6 miliardi di euro. Ogni singola azione di CD Projekt Red valeva, in quel momento 461 Zloti, cioé circa 100 euro. Adesso, invece, il valore si è assestato sui 346 Zloti (poco più di 75 euro). Il valore totale della compagnia adesso è dunque di 33,4 miliardi di Zloti, che in euro si traducono come 7,2 miliardi.
Non è chiaro cosa abbia causato un tale ribasso delle azioni. Il report di Game Industry sembra però imputare la causa alle incertezze che aleggiano attorno a Cyberpunk 2077. Il titolo è oramai in sviluppo da diversi anni. Nonostante fosse stato programmato per la generazione corrente, il ritardo nei lavori e il delay dell’uscita anche dopo l’annuncio della fase gold lo hanno reso a tutti gli effetti un titolo orientato principalmente alla next-gen. Questi fattori sembrano avere parecchio indispettito gli azionisti. Anche le accuse di crunch mosse da Jason Schreier e rispedite al mittente da Adam Kicinski pare abbiano giocato un ruolo determinante nella faccenda.
Adam Kicinski, CEO di CD Projekt Red, è corso i ripari. Convocati gli stakeholder della compagnia per fare il punto della situazione e spiegar loro i motivi dietro il rinvio (si spera ultimo) di Cyberpunk 2077. Stando alle dichiarazioni di Kicinski, le tre settimane che separano il 19 novembre dal 10 dicembre saranno le ultime di ritardo. Si è detto certo che saranno sufficienti a terminare il lavoro. Non resta altro che attendere lo scadere del countdown per avere certezza.
Di sicuro, adesso, sul trono di software house più ricca d’Europa c’è di nuovo Ubisoft. I francesi erano stati battuti alle porte dell’estate.
Fonte: Game Industry – CDPR