Un episodio curioso ma che potrebbe costare caro. In Cina, un uomo è stato fermato dalle autorità di frontiera. Il motivo? Aveva nascoste addosso circa 160 unità CPU Intel e 16 smartphone di diverse marche. Tutto accuratamente attaccato al suo corpo con abbondante nastro adesivo. A tradire le intenzioni e il bagaglio ‘non convenzionale’ dell’uomo sarebbe stata la sua postura. Innaturale secondo le autorità. Insospettiti dal modo di camminare gli agenti avrebbero deciso di effettuare una perquisizione corporale che si sarebbe poi risolta con la scoperta dei prodotti contraffatti.
Secondo quanto riferito dalle autorità, la maggior parte delle CPU rinvenute addosso allo sfortunato contrabbandiere apparterrebbero all’undicesima e dodicesima generazione di processori Intel. Una piccola fortuna disseminata su gambe e fianchi e tenuta insieme solo dal nastro adesivo. Il valore totale della merce si aggira intorno ai 50.000$.
Sempre stando alle autorità di frontiera, non è la prima volta che qualcuno tenta questo metodo per introdurre illegalmente materiale informatico in Cina. Era successo l’anno scorso quando un altro uomo aveva tentato di passare inosservato pur avendo attaccate al proprio corpo 304 unità GPU. L’uomo è stato preso in custodia ed è in attesa di processo.
A proposito di limiti e restrizioni. Lo scorso anno, sempre dalla Cina, una testimonianza che ci ha lasciato davvero con l’amaro in bocca. Il governo di Pechino ha deciso infatti di imporre pesanti limiti all’utilizzo di Steam. Di fatto la versione global della piattaforma gestita da Valve risulta inaccessibile per i videogiocatori cinesi.
Fonte: Weibo – VideoCardz