Civilization: Beyond Earth – l’hands on E3

Chi mi legge e mi conosce sa bene quanto può essere grande la mia passione per gli strategici a turni. Quindi, potete immaginare la mia gioia nell’apprendere la notizia che Sid Meier, uno dei più grandi guru del genere strategico, sia tornato a sperimentare espandendo i limiti del suo gameplay ben oltre il nostro amato pianeta Terra. Eh sì, avete capito bene, perché in Civilization: Beyond Earth il classico gameplay della serie viene stravolto e riadattato per arrivare lì dove nessun uomo è mai giunto prima: nello spazio. In questo modo, Sid Meier in un certo senso ritorna alle origini, a quell’Alpha Centauri che segna uno dei picchi più alti mai raggiunti nella sua ludografia.
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Ogni nazione ha una grande personalità, e tutto parte dall’affascinante premessa di una catastrofe, chiamata il Grande Errore.

Il gioco è sostanzialmente una versione di Civilization in salsa spaziale. Il dogma di Meier impone che ritroviamo chiaramente una griglia esagonale, diverse civiltà, e unità di terra e di mare che si danno battaglia. Ma, a differenza della rievocazione storica della serie principale, qui troveremo unità meccaniche e robotiche, e invece dei barbari andremo a combattere contro alieni che minacciano di invadere la nostra nuova casa nello spazio. Questi non saranno l’unica minaccia con cui i nostri coloni spaziali saranno chiamati a vedersela. Infatti, sulla mappa appariva anche un gigantesco vermone, che usciva e rientrava dalla terra. Non sperate di abbatterlo se siete da soli, comunque, perché avrete bisogno di un intero esercito. A differenza del regolare Civilization, qui le fazioni sono basate su differenze geopolitiche. Troverete quindi per esempio l’American Reclamation Corporation o la People’s African Union. Ogni nazione ha una grande personalità, e tutto parte dall’affascinante premessa di una catastrofe, chiamata il Grande Errore, che ha portato a una crisi umanitaria e ha destabilizzato le nazioni del mondo; le diverse fazioni di Civilization quindi sono un mix di lingue e culture diverse tra di loro. Altrettanto affascinante è come il gioco vi permetterà di plasmare il futuro dell’umanità. La storia, a differenza del Civilization regolare, non è stata scritta, e starà a voi determinarne il corso. Questo grazie al sistema di affinità, simile alle scelte ideologiche della serie tradizionale. Le affinità sono diverse prospettive su come gli umani dovrebbero vivere. Per esempio, l’affinità Harmony avrà come ultimo scopo quello di vivere in perfetta simbiosi con il pianeta che avete colonizzato. Civilization: Beyond Earth è un gioco dalle dimensioni impressionanti. L’introduzione dello spazio modifica radicalmente il gameplay e gli permette di assumere proporzioni, è il caso di dirlo, universali. Quando parla Meier, del resto, tutti gli altri non possono che stare ad ascoltare.
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