Possiamo dire davvero di tutto su Cowboy Bebop, la serie live-action prodotta da Netflix. Basata interamente sull’opera omonima di Shinichiro Watanabe, quella prodotta da Netflix e trasmessa sulla piattaforma streaming a partire dal novembre 2021 ha incontrato molte più critiche che elogi. Nonostante gli sforzi di mantenersi aderenti al materiale originale (pur concedendosi determinate libertà), alcune reinterpretazioni ed alcuni passaggi sono stati mal digeriti dal pubblico. Accolta con tepore, gli entusiasmi si sono poi raffreddati fino a sfiorare la quasi indifferenza.
Se c’è però una parte di Cowboy Bebop su cui nessuno può muovere davvero una critica, quella è la sigla. Quasi identica all’originale. Viene utilizzata la medesima traccia audio e molti frame e shoot sono presi ‘pari pari‘ dall’anime originale del 1994. Ovviamente, vanno fatti i dovuti distinguo. Lì dove l’anime mostrava le silhouette dei personaggi animati, Netflix ha ricreato le scene con gli attori in carne ed ossa. Il calcio Spike Spiegel, le forme di Faye Valentine, le espressioni di Jet e persino Ein, il corgi, fanno la loro apparizione nella nuova sigla.
La scelta di mantenersi davvero fedeli al materiale originale, aggiungendo però alcuni elementi che richiamano – senza spoilerare – cosa si vedrà nelle puntate successive, ha fatto guadagnare alla sigla una nomination agli Emmy Awards. La categoria è “Miglior Design per Sigla di Apertura”. Per lo stesso premio, oltre Cowboy Bebop, concorrono: Candy, Foundation, Lisey’s Story, Only Murders in The Building, Pachinko e Severance. Cowboy Bebop non è candidato per nessun altra categoria. Come prevedibile, purtroppo. Vi lasciamo allora al filmato della sigla, giusto per rinfrescarvi un po’ la memoria!
Fonte: Emmy